Il cardinale Bertone alla Radio Vaticana: ovunque e con la massima competenza siate
"voce" del Papa e della Chiesa nel mondo
Nell’anno del suo 80.mo di fondazione – e nel giorno in cui la liturgia ricorda il
suo patrono, l’Arcangelo Gabriele – la Radio Vaticana ha vissuto questa mattina un
momento di festa particolarmente intenso. Il cardinale segretario di Stato, Tarcisio
Bertone, ha presieduto una Messa solenne nei Giardini Vaticani, seguita dalla tradizionale
consegna delle onorificenze ad alcuni colleghi distintisi nel loro servizio in seno
all’emittente. La cronaca di Alessandro De Carolis:
Un bellissimo
sole ancora estivo a illuminare le straordinarie “architetture” naturalistiche all’intorno
e lo sguardo della Vergine di Lourdes posato su chi oggi “è” la Radio del Papa. Così
si presentava questa mattina, prima delle 9, il colpo d’occhio sulla piccola spianata
di fronte alla Grotta di Lourdes dei Giardini Vaticani. Una cornice prestigiosa e
suggestiva per una Messa particolarmente solenne, che ha visto riunirsi attorno al
cardinale Tarcisio Bertone la comunità di lavoro della Radio Vaticana – molti i sacerdoti
concelebranti dell’emittente e molti anche i familiari, per un totale di circa 400
persone – insieme con autorità del Governatorato della Città del Vaticano, del Pontificio
Consiglio delle Comunicazioni Sociali e di altri organismi pontifici.
Nel
salutare all’omelia la principessa Elettra Marconi, presente alla liturgia, il segretario
di Stato è riandato con la memoria all’incontro, alla fine degli anni Venti del Novecento,
tra Pio XI e Guglielmo Marconi, da cui scaturì, il 12 febbraio 1931, la scintilla
che diede vita ai primi circuiti e alle prime antenne della Radio Vaticana. “La lungimirante
saggezza” di quella scelta, ha constatato il cardinale Bertone, è evidente anche oggi,
otto decenni dopo. Ma se è cambiato il modo di servire gli obiettivi per cui fu costruita,
per la Radio del Papa non ne è mai mutata la sostanza:
“Occorre perciò
che la Radio Vaticana continui ad essere un mezzo di comunicazione tipicamente ecclesiale,
legato cioè in modo vitale alla Chiesa, allo stesso modo in cui il tralcio è un tutt’uno
con la vite che lo alimenta (...) Nel dare conto a tutti della realtà della Chiesa
e della presenza in essa del Risorto, voi favorite le condizioni perché l’uomo d’oggi
apra il cuore alla sua presenza salvifica e accolga la mediazione della Chiesa, voluta
dal Signore quale strumento efficace di salvezza”.
Tra i suoi compiti
fondamentali e universalmente noti, la Radio Vaticana ha quello di diffondere nel
mondo gli insegnamenti del Papa. Tuttavia, ha osservato il cardinale Bertone:
“Non
si tratta soltanto di fare da cassa di risonanza di quanto fa e dice il Papa, ma di
riportare fedelmente le verità insegnate dalla Chiesa, soprattutto in materia di fede
e di morale, così come vengono autenticamente interpretate e insegnate dal Magistero
(...) Sappiamo infatti come l’opinione pubblica guardi alla nostra Emittente come
alla ‘Radio del Papa’, e consideri quanto essa trasmette come un ‘resoconto quanto
mai autorevole’”.
L’altro compito della Radio, l’annuncio poliglotta
e multiculturale del Vangelo, deve essere portato avanti “in dialogo con il mondo”,
avendone imparato i “linguaggi”, facendo attenzione – ha indicato il segretario di
Stato – a che questo processo di mediazione non si trasformi in “mondanizzazione”,
cioè in un “annacquamento” della verità del messaggio stesso:
“Si tratta
di presentare le ragioni della fede, che, in quanto tali, vanno al di là di qualsiasi
visione ideologica e devono avere pieno diritto di cittadinanza nel dibattito pubblico.
Da questa esigenza nasce il vostro impegno costante a dare voce ad un punto di vista
che rispecchi il pensiero cattolico in tutte le questioni, non ultime quelle etiche
e sociali”.
L’ultima considerazione del porporato è stata per l’“espansione”
registrata dalla Radio del Papa in 80 anni. La nuova collocazione la vede immersa
nella crossmedialità, all’incrocio di vie di comunicazione digitali dai confini mobili
e continuamente estensibili, che impongono continue sfide nel segno della multimedialità:
“Tali sfide sembrano chiederle di inserirsi con decisione e coraggio
nel mondo della multimedialità e di sviluppare, nella logica di una sempre maggiore
condivisione dei contenuti, nuove sinergie, specie con le altre istituzioni di comunicazione
della Sede Apostolica”.
Conclusa la Messa, si è subito proceduto al
conferimento delle onorificenze a sei membri della Radio: Pietro Cocco, assistente
del direttore dei Programmi e responsabile del Webteam, Sean Patrick Lovett, responsabile
della redazione inglese e del canale 105 live, Maurizio Boggio del Supporto tecnico,
Giuseppe Miss, responsabile dell’Officina del Centro Trasmittente di Santa Maria di
Galeria, Angelo Pacifici, dell’Ufficio acquisti. Ma a essere insignita per prima è
stata Maria Tonceva, una pensionata della redazione bulgara della Radio Vaticana,
alla quale le parole cariche di affetto dedicatele dal direttore generale, padre Federico
Lombardi, sono risuonate in modo particolarmente emblematico in un contesto celebrativo
come quello degli 80 anni di fondazione dell’emittente:
“Esempio di
vita cristiana, di ottimismo e serenità. Moglie, madre, nonna, saggia e affettuosa.
Il suo spirito giovanile ci ricorda che anche dopo 80 anni di vita si può essere annunciatori
di gioia e di speranza, come deve fare la Radio Vaticana”.
In coincidenza
con la ricorrenza odierna, sul sito web dell'emittente pontificia è liberamente consultabile
da oggi la monumentale "Cronistoria della Radio Vaticana", redatta dal gesuita padre
Juan Fèlix Cabasés, che a cavallo degli anni Settanta e Ottanta del secolo scorso
guidò, innovandola, la sezione dell'emittente denominata all'epoca "Redazione centrale"
(oggi SeDoc). L'opera - preceduta da una "Introduzione" e conclusa da alcune "Appendici"
- descrive in modo minuzioso la storia della Radio del Papa lungo sette Pontificati,
dalla fondazione al compimento dell'80.mo anno di attività. A renderla unica, e certamente
utile per lavori di ricerca e approfondimento, è la dovizia di informazioni a carattere
"encicplopedico" che la contraddistingue e l'originale struttura che permette di seguire
al lettore lo sviluppo della Radio Vaticana parallelamente ai maggiori avvenimenti
internazionali ed ecclesiali del periodo preso di volta in volta in esame.