Tanzania: impegno nazionale per arginare la violenza contro i bambini
Le autorità della Tanzania hanno recentemente lanciato un Programma nazionale quinquennale
per la prevenzione e la risposta alla violenza contro i bambini, volto ad eliminare
ogni tipo di violenza contro i minori, compresi abusi sessuali, fisici ed emotivi,
come minacce di essere abbandonati, uccisi o cacciati dalla casa dei genitori, dei
tutori e dei parenti. Da una ricerca condotta su 3.739 femmine e maschi tra i 13 e
i 24 anni, in diverse famiglie di tutto il paese, è emerso che gli artefici dei tremendi
atti di violenza sono prevalentemente i genitori, i tutori, i parenti e gli insegnanti,
oltre ad altre persone che assistono quotidianamente i bambini e i ragazzi. Nel Paese
la violenza sessuale contro i minori è dilagante, 3 ragazze su 10 sono violentate
almeno una volta prima di aver compiuto 18 anni, mentre tra i maschi dello stessa
fascia di età le vittime sono il 13,4%. Il Programma - riferisce l'agenzia Fides -
consiste in un piano multisettoriale per migliorare le iniziative volte a rompere
il silenzio intorno alla violenza contro i bambini, ad adottare ulteriori e future
iniziative nel settore della sanità, dell’istruzione, dell’Hiv, della magistratura
e della polizia. Le Forze di polizia hanno già stabilito delle postazioni riservate
ai bambini in tutte le stazioni del Paese, dove accoglierli e poter quindi ascoltare
confidenzialmente le loro esperienze di violenza e crudeltà. Il Ministero dell’istruzione
si è impegnato a garantire uguale accesso allo studio per tutti i bambini, vietando
ogni genere di punizione corporale nelle scuole. La Tanzania è stato il primo Paese
africano ad effettuare una indagine sulla natura e la portata della violenza contro
i bambini. (R.P.)