Medio Oriente. Nessun accordo sulla ripresa dei colloqui. Nuovi insediamenti israeliani
a Gerusalemme Est
Nessun accordo sull'iniziativa del Quartetto per la ripresa dei colloqui tra Israeliani
e palestinesi è stato raggiunto dal governo israeliano. Il premier, Benjamin Netanyahu,
non è riuscito a trovare un'intesa durante la riunione notturna con otto dei suoi
ministri. Il vertice si è tenuto in un clima di crescente tensione con l’Autorità
nazionale palestinese (Anp) e la comunità internazionale, dovuto al via libera per
la costruzione di altri 1100 alloggi nel rione ebraico di Gilo, a Gerusalemme est.
Il servizio di Marco Guerra:
A margine della
riunione notturna del governo israeliano rimangono tutte le perplessità sulla proposta
del Quartetto per la ripresa dei colloqui di pace con i palestinesi. I vertici dello
Stato ebraico concordano con la mancanza di precondizioni, ma mostrano più di qualche
dubbio sulla tempistica indicata da Usa, Ue, Russia e Onu che prevede la ripresa di
colloqui diretti entro un mese, la presentazione di proposte su confini e sicurezza
entro tre mesi e il raggiungimento di un accordo finale entro la fine del 2012. Si
palesa quindi uno stallo politico all’interno della maggioranza con il ministro della
Difesa, Ehud Barak, che polemizzando con gli esponenti nazionalisti chiede di fissare
come questione prioritaria ''il processo politico con i palestinesi''. Tensioni che
si aggiungono a quelle causate dal via libera concesso dal Ministero dell’interno
alla costruzione 1100 nuovi alloggi a Gerusalemme est. Decisione che ha scatenato
la condanna unanime di tutta la comunità internazionale, compresi Stati Uniti e Unione
Europea che parlano di “azione controproducente e minaccia alla pace”. Forti critiche
anche da parte della leadership palestinese che dovrebbe esaminare le proposte del
Quartetto fra oggi e domani, mentre al Consiglio di sicurezza dell’Onu si è aperta
la discussione sul riconoscimento della Palestina.