In Siria i cristiani sono a favore delle riforme, ma contro la violenza
I cristiani in Siria vogliono le riforme, ma rifiutano la violenza come strumento
per ottenerle: racconta così all’agenzia Misna una fonte anonima cristiana, residente
a Homs, che spiega la posizione silenziosa della comunità cristiana, accusata, quindi,
di sostenere incondizionatamente il governo di Assad. “La violenza, da entrambe le
parti, minaccia di trascinare il Paese in una pericolosa spirale - è la testimonianza
della fonte che vive in una città in cui la maggioranza è costituita da sunniti e
alawiti e dove da diversi giorni si verificano omicidi mirati che stanno gettando
nel panico la popolazione – noi cristiani siamo sempre stati in prima linea a rivendicare
e proteggere i diritti democratici in Medio Oriente pagando spesso un prezzo molto
alto”. Secondo le stime dell’Onu, dall’inizio delle proteste, in Siria si conterebbero
oltre 2700 vittime. (R.B.)