I rotoli del Mar Morto sul web: digitalizzati da Google
I rotoli del Mar Morto - tra cui figurano i documenti biblici più antichi conosciuti
- saranno consultabili in rete grazie a una iniziativa congiunta del Museo Israel
di Gerusalemme (dove gli originali sono conservati) e di Google, che ha provveduto
alla loro digitalizzazione (dds.collections.imj.org.il). Al momento - riporta L'Osservatore
Romano - sono consultabili i primi cinque rotoli; fra questi spicca il libro di Isaia,
quasi nella sua interezza (66 capitoli), copiato tra il III e il II secolo avanti
l’era cristiana. Grazie alla tecnologia di Google (che nei mesi scorsi ha già immesso
in rete l’archivio fotografico del Museo Yad Vashem di Gerusalemme) è possibile ingrandire
le immagini ad alta definizione e mettere in luce così elementi che non sarebbero
visibili a occhio nudo. All’interno di ciascun rotolo è anche possibile compiere ricerche
per colonna, capitolo, o versetto. Viene inoltre fornita una traduzione in inglese.
Si tratta — secondo i responsabili del Museo Israel — di uno sviluppo importante per
i ricercatori di tutto il mondo. I rotoli furono scoperti nelle grotte di Qumran —
dove duemila anni fa si era insediata una setta di religiosi ebrei — a partire dal
1947. Sono considerati un punto di riferimento fondamentale per lo studio dell’ebraismo
antico e delle origini del cristianesimo. (R.P.)