Cei. Mons. Pompili: “Fede resta questione centrale della vita della Chiesa”
Una riflessione “ferma, pacata, severa e approfondita”: così i vescovi hanno accolto
la prolusione del presidente della Conferenza episcopale italiana, cardinale Angelo
Bagnasco, che due giorni fa ha aperto i lavori del Consiglio episcopale permanente
che si chiuderà domani, 29 settembre. Il portavoce della Cei e direttore dell’Ufficio
nazionale per le Comunicazioni sociali, mons. Domenico Pompili ha sottolineato che
la riflessione del porporato intendeva “dar corpo al disagio profondo che vive il
Paese senza perdere di vista la capacità di una speranza, in grado di aprirsi al futuro”,
come riferisce l'agenzia Sir. E proprio riguardo al futuro, sono i giovani come coloro
che hanno partecipato alla recente esperienza della Gmg di Madrid, a essere individuati
come segno positivo dei tempi e nei loro confronti non deve, perciò, mai venire meno
l’impegno educativo. Il portavoce ha poi ricordato che la fede resta la questione
centrale della vita della Chiesa: fede che non va data per scontata, ma, al contrario,
sempre rinnovata, come afferma Benedetto XVI. Infine mons. Pompili ha rilevato “il
desiderio di un maggiore impegno dei cattolici in ambito politico”, che va costruito
intorno “all’etica della vita, necessaria e insostituibile premessa dell’etica sociale”.
(R.B.)