2011-09-27 14:42:39

Usa: il cardinale DiNardo esorta i cattolici ad impegnarsi in difesa della vita


Il cardinale Daniel DiNardo, arcivescovo di Galveston-Houston e presidente del Comitato episcopale per le attività pro-vita della Conferenza episcopale degli Stati Uniti (Usccb), ha esortato i cattolici americani a "pregare e riflettere”, nel prossimo mese di ottobre, “su come rinnovare il proprio impegno e testimonianza per il rispetto, la promozione l'insegnamento della natura trascendente della persona umana”. Il 1° ottobre, infatti, inizia il tradizionale “Respect for Life Month”, il mese per il rispetto della vita, che quest’anno ha come tema "Io sono venuto perché tutti abbiano vita e l'abbiano in abbondanza" (Gv 10,10). Un tema, rileva il cardinale DiNardo in un messaggio per l’occasione, “particolarmente pregnante” in un’epoca come quella attuale in cui “la nostra cultura e a volte il nostro governo promuovono valori ostili alla felicità e al vero bene degli individui e della società”. “Il bambino non nato, il genitore anziano che alcuni chiamano un peso per il nostro sistema sanitario, i cosiddetti embrioni soprannumerari prodotti nelle cliniche per la fertilità, la persona disabile, la vittima di un incidente che ha bisogno di essere idratata e alimentata per sopravvivere: tutte queste persone – evidenzia messaggio - rischiano di essere abbandonate come vite indegne di essere vissute”. Il porporato segnala diversi fattori che minano oggi gli sforzi per costruire una cultura della vita: "Siamo di fronte – scrive - a crescenti tentativi di cancellare Dio e il discorso religioso dalla vita pubblica. Adesso alcuni cercano anche di escludere persone e organizzazioni religiose dai programmi pubblici di assistenza, costringendole ad andare contro le proprie convinzioni morali e religiose o a sospendere gli aiuti ai bisognosi”. Nel messaggio, l’arcivescovo contesta la decisione del Ministero della salute (Hhs) americano di imporre la copertura sanitaria obbligatoria per tutte le forme di contraccezione e sterilizzazione, considerandoli come servizi di prevenzione per le donne: "La decisione – afferma - è sbagliata su tutti piani. I servizi di prevenzione hanno lo scopo di prevenire le malattie o di diagnosticarle nella loro fase iniziale per un trattamento tempestivo Ma la gravidanza – obietta - non è una malattia”. Secondo il porporato quindi, “la copertura obbligatoria non dimostra né rispetto per la salute o la libertà delle donne, né rispetto per la coscienza di coloro che non vogliono partecipare a tali interventi problematici". Il cardinale DiNardo respinge in particolare l’argomento secondo cui la contraccezione è necessaria per la salute delle donne e serve a ridurre il tasso di abortività: al contrario, afferma, “i contraccettivi possono avere conseguenze gravi per la salute, ad esempio, aumentando il rischio di contrarre una malattia sessualmente trasmissibile, come l'Aids", come dimostrano autorevoli studi. Inoltre, obietta ancora, le condizioni per essere esentati da questo obbligo sono talmente restrittive che in pratica “non tutelano quasi nessuno”. Di qui, in conclusione, l’invito ai cattolici a “non sottrarsi all'obbligo di affermare i valori e i principi che riteniamo essenziali per il bene comune, a cominciare dal diritto alla vita di ogni essere umano e il diritto di ogni donna e uomo di esprimere e vivere secondo il suo credo religioso e una coscienza ben formata ". (A cura di Lisa Zengarini)







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