Bolivia: sospeso il progetto della strada amazzonica al centro di proteste e scontri
In Bolivia il presidente Evo Morales ha annunciato la sospensione del progetto di
costruzione di una strada che, secondo gli indigeni, avrebbe danneggiato una riserva
naturale in Amazzonia. Indios e attivisti protestano da un mese contro il piano e
lunedì scroso gli agenti hanno interrotto con la forza una marcia. Il presidente Morales
ha anche proposto la creazione di una commissione d'inchiesta, declinando ogni responsabilità
sull'intervento della polizia: lanci di lacrimogeni e violenze che hanno sollevato
un'ondata di proteste e provocato le dimissioni del ministro della Difesa, Cecilia
Chacon. La Conferenza episcopale boliviana ha denunciato il ricorso alla violenza.
La marcia di protesta era stata organizzata per manifestare contro la costruzione
della strada che taglierebbe in due la foresta fluviale amazzonica, penetrando attraverso
il parco nazionale e riserva indigena dei Tipinis. I presuli hanno condannato la dura
repressione che ha portato al ferimento di diverse persone. I vescovi hanno anche
esortato le autorità locali a rinunciare ad ogni azione repressiva. L’auspicio, espresso
dalla Conferenza episcopale boliviana, è che attraverso il dialogo,si possano trovare
soluzioni pacifiche e durature. L'anno scorso, i popoli indigeni erano riusciti ad
ottenere una prima sospensione, di un anno, del progetto. (A.L.)