Morta Wangari Maathai, prima donna africana Premio Nobel per la pace
Wangari Maathai, prima donna africana premio Nobel per la pace, è morta ieri in Kenya
a 71 anni. Leader storica degli ambientalisti, ha fondato il movimento Green Belt
contro la deforestazione. Al centro del suo lavoro anche i diritti umani e la qualità
della vita delle donne. Il servizio di Fabrizio Angeli:
(Wangari
Maathai) "Environment is the every day issue, the air we breathe, the water
we drink... "L’ambiente come problema quotidiano, come l’aria, l’acqua
e il cibo che ci nutrono e senza i quali non possiamo vivere".
La missione
di Wangari Maathai, morta a 71 anni dopo una lunga malattia, è stata quella di salvaguardare
la vita e la biodiversità del continente africano a rischio deforestazione. La "Cintura
verde", il movimento da lei fondato nel 1988, ha contribuito a sensibilizzare l’opinione
pubblica sulle tematiche ambientali a partire dalla cosa più semplice: piantare alberi.
Trenta milioni in poco più di vent’anni, vero ossigeno per un’Africa sempre meno verde.
Un movimento voluto al femminile anche per difendere i diritti delle donne africane.
Partito dal Kenya, in pochi anni ha coinvolto altri Stati del Continente creando migliaia
di posti di lavoro, come le celebri “guardaboschi senza diploma”.
“The
story of the hummingbird is of this huge forest…”
Piccole azioni che
possono fare la differenza. Come nella storia del colibrì che Wangari Maathai amava
raccontare: un incendio scoppia nella foresta, e mentre tutti stanno a guardare il
piccolo uccello vola al torrente e comincia a far cadere dal becco acqua sulle fiamme,
una goccia alla volta.