Camerun: per le presidenziali la Chiesa invoca candidati che risolvano i problemi
del Paese
“Ciò che ci aspettiamo dalle prossime elezioni presidenziali è che ci possano offrire
dirigenti capaci di apportare vere soluzioni ai gravi problemi di fronte ai quali
ogni camerunense si trova a confrontarsi”: lo scrive ai fedeli dell’arcidiocesi di
Douala, nel Camerun, mons. Samuel Kleda, che con l’avvicinarsi dell’appuntamento elettorale
del 9 ottobre ha voluto indirizzare un messaggio a quanti si preparano ad esprimere
le loro preferenze alle urne. Ai camerunensi che dovranno scegliere il loro presidente
della repubblica, il presule raccomanda di non lasciarsi “corrompere da doni lusinghieri
e discorsi menzogneri”, di impegnarsi nella via della verità che è quella che imita
Cristo e che ricerca la pace. Ai suoi fedeli, inoltre mons. Kleda chiede di pregare
perché ogni attore politico “possa lasciarsi guidare da uno spirito democratico che
permetta di agire secondo verità, di rispettare l’opinione dell’altro e di battersi
non solamente per il potere, ma per la giustizia, il diritto e la dignità di ogni
camerunense. Nostro dovere è d’eliminare dalla nostra società ciò che è suscettibile
di provocare conflitti” aggiunge il presule che nella sua lettera ricorda anche le
difficoltà che il Paese oggi vive riguardo all’accesso ai servizi essenziali come
la fornitura dell’energia elettrica, dell’acqua, dell’educazione scolastica. “Che
cosa ci hanno portato i 50 anni di indipendenza che abbiamo appena celebrato con tanto
clamore? – si domanda mons. Kleda –. A noi camerunensi manca una scelta essenziale
oggi, la volontà di costruire uno Stato. Quest’opera – sottolinea il presule – esige
un popolo che vuole farsi carico del sacrificio, della rinuncia, dell’amore, del senso
del dovere e dell’onore”. Infine l’arcivescovo di Douala auspica che le prossime elezioni
presidenziali possano essere l’occasione per una nuova partenza per un buon governo
che dia vita a condizioni favorevoli per lo sviluppo integrale del Paese. (T.C.)