2011-09-25 14:29:17

Iniziativa di Pangea per aiutare i bambini testimoni di violenze domestiche


Resta tempo solo fino a domani per inviare un sms solidale all’iniziativa della Fondazione Vodafone Italia a favore di minori in situazioni di disagio. Al progetto partecipa anche Pangea Onlus. Ce ne parla Francesca Sabatinelli:RealAudioMP3

Il futuro delle nuove generazioni è nelle nostre mani, oggi. E possiamo contribuire a sostenerlo scegliendo programmi a favore di bambini in situazioni di disagio. Uno di questi progetti è Piccoli Ospiti, della Fondazione Pangea Onlus. Con l’invio di un sms, solidale e gratuito, al numero 47210, e scrivendo Accoglienza, si potrà sostenere bambini testimoni della violenza domestica subita dalle loro mamme. E si calcola che in Italia siano circa 400mila i minori che assistono ad atti violenti in famiglia. Luca Lo Presti, presidente e fondatore di Pangea:

R. – Quello che accade a questi bambini che assistono alle violenze che subiscono le loro madri, sono processi veramente devastanti. Perché in molti casi i padri, che sono poi i violenti verso le mogli e quindi anche verso le mamme di questi bambini, chiedono ai bambini di essere partecipi alla violenza. I processi psicologici sono facilmente immaginabili; meno immaginabile è, magari, provare a capire quello che succede nella testa di un bambino quando vede che le mamme, in casa, subiscono queste violenze, perché non sa più da che parte mettersi. Automaticamente si schiera con la mamma perché capisce che è più debole; poi, però, si accorge che schierandosi con la mamma il papà si arrabbia ancora di più perché dice: “Ecco, mi hai messo contro anche i bambini”, e quindi la picchia ancora di più; altre volte, magari, si schierano dalla parte del violento perché vogliono essere protetti perché diventa più facile per loro sopravvivere.

D. – Il progetto “Piccoli ospiti” esattamente in che modo si articola? Come intervenite, voi di Pangea?

R. – Il progetto prevede, innanzitutto, che le mamme escano da questo contesto di violenza, per cui noi facciamo tutto quello che serve, a livello assistenziale, come l’assistenza legale e l’assistenza psicologica o sanitaria o, in altri casi, le case-rifugio. Poi, interveniamo con il microcredito perché le donne possano tornare ad essere in un contesto lavorativo, produrre autonomamente economia per questa famiglia. E oggi, appunto con il progetto “Piccoli ospiti” che ha bisogno di essere implementato, facciamo percorsi terapeutici, psico-terapeutici, pedagogici, ludici per questi bambini supportati da tecnici per l’infanzia, per minori che possano accompagnare verso una nuova vita che non ritrovi più quella violenza che oggi c’è nelle case che vogliono rinascere.

D. – Dove si svolge questo progetto?

R. – Il progetto al momento è sviluppato in un Centro Donna di Latina che noi seguiamo da tempo, e continuerà a svilupparsi nell’area del Centro Italia. (gf)







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