Il Fondo monetario Internazionale esorta l’Europa ad agire sulla crisi del debito
Il G20 sulla crisi si è chiuso ieri con la riunione dell’International monetary and
financial committee. L'organo esecutivo del Fondo Monetario Internazionale ha posto
l’accento sulla crisi del debito europea e sulla necessità di rilanciare la crescita
con un piano di riforme condiviso. Il servizio di Marco Guerra:
Fare tutto ciò
che serve per risolvere la crisi dell'Europa ed evitare la minaccia di un “default
a cascata”. Il monito arriva dal segretario al Tesoro Usa, Timothy Geithner, che
ha parlato di rischi catastrofici che “minano tutti gli altri sforzi a livello globale".
Sulla stessa linea il commissario europeo agli Affari economici Rehn, che ha garantito
che il “risanamento dei conti pubblici è la priorità dell'Europa”. Un appello ai governi
e alle autorità per fare ognuno la propria parte per superare la crisi del debito
è arrivato anche da Mario Draghi, che ha partecipato ai lavori in veste di presidente
del Financial stability board. “I governi - ha detto Draghi - devono rafforzare le
posizioni fiscali e aumentare la competitività attraverso riforme strutturali con
scadenze concrete”. Cruciale anche la questione delle nuove regole per la finanza
allo studio dell’organismo presieduto da Draghi che, per il prossimo G20 di novembre,
presenterà un pacchetto di misure volte risolvere e gestire i fallimenti delle banche
di rilevanza sistemica e i nuovi requisiti patrimoniali richiesti agli istituiti di
credito “per assorbire le perdite”. Ma anche per Draghi il nodo centrale rimane quello
della crescita, unico strumento per riassorbire gli oltre 205 milioni di disoccupati
stimati in tutto il mondo.