2011-09-23 16:49:09

Onu: ore decisive per il riconoscimento dello Stato palestinese


È la giornata chiave all’Onu per il riconoscimento dello Stato di Palestina. Oggi pomeriggio il presidente palestinese Abu Mazen presenterà una richiesta ufficiale davanti alle Nazioni Unite. Ultimi tentativi diplomatici per evitare lo scontro davanti al Consiglio di Sicurezza. Intanto in Israele, stato d’allerta elevato per il timore di disordini. Ventiduemila agenti presidiano la Cisgiordania e la Spianata delle moschee a Gerusalemme est. Il servizio di Fabrizio Angeli:RealAudioMP3

Tra poche ore a New York il leader dell’Autorità nazionale palestinese Abu Mazen depositerà nelle mani del segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, la richiesta di riconoscimento formale della Palestina per poi pronunciare il suo intervento davanti all’Assemblea delle Nazioni unite. L’hanno già definita “la mossa diplomatica perfetta”, quella capace di dividere il mondo intero in due schieramenti contrapposti. Da una parte Israele, che teme l’accerchiamento di tutto il blocco arabo, e gli Stati Uniti, che vogliono evitare a tutti i costi l’aumento dell’instabilità nella regione mediorientale ed hanno già annunciato il veto in sede di Consiglio di Sicurezza. Dall’altra il mondo arabo, ora appoggiato anche dalla Turchia di Erdogan. In mezzo la diplomazia occidentale, con Sarkozy che critica apertamente Obama e i mediatori che spingono ancora per far ripartire i negoziati di pace lontano dal Palazzo di Vetro di New York. Intanto nelle città palestinesi si annunciano manifestazioni pacifiche, ma anche proteste contro l’esercito israeliano. A inasprire un clima già molto teso ci ha pensato ieri il discorso di Ahmadinejad, concluso con l’abbandono dell’aula da parte dei delegati occidentali. Il presidente iraniano ha attaccato Israele e gli stessi Stati Uniti, che ostacolerebbero chiunque “metta in discussione l’Olocausto e gli eventi dell’11 settembre”.








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