Onu: la lotta alla desertificazione può essere contrastata
Le Nazioni Unite hanno dedicato il decennio 2010-2020 alla lotta alla desertificazione:
il tema, quindi, sarà declinato in vari incontri, il più importante dei quali sarà
“Rio+20”, la Conferenza Onu sullo sviluppo sostenibile. Di tutela dei terreni contro
l’avanzamento del deserto si è parlato anche di recente a margine della 66.ma sessione
dell’Assemblea generale dell’Onu, durante la quale sono stati toccati anche gli argomenti
dell’aumento degli investimenti pubblici nell’economia verde come antidoto alla povertà
e alla carestia e per garantire alla popolazione uno sviluppo sostenibile. “Troppo
spesso la comunità internazionale ha reagito in ritardo – è stato il messaggio del
segretario generale Ban-ki-moon – la siccità non deve più trasformarsi in carestia.
La desertificazione guadagna terreno ovunque nel mondo, ma non è una fatalità, può
essere contrastata dall’intervento dei governi”. Ogni anno, sono i dati riportati
dalla Misna, 12 milioni di ettari di terreno vanno persi e a livello mondiale già
il 40% dei terreni è arido o semiarido e contemporaneamente vitale per almeno 2.3
miliardi di persone in cento Paesi. “Bisogna invertire la tendenza – ha detto ancora
il segretario – diversamente da quello che crediamo, le terre aride non sono sterili.
Un’azione opportuna potrebbe sbloccare le ricchezze contenute e fornire soluzioni”.
Anche il presidente dell’assemblea generale, Nasir Abdulaziz al Nasser ha evidenziato
il rapporto di causa-effetto tra desertificazione e sicurezza alimentare, sottolineando
“l’elevato costo umano ed economico della siccità” che da mesi sta colpendo il Corno
d’Africa. (R.B.)