2011-09-23 16:59:14

Lampedusa


RealAudioMP3 "Siamo profondamente amareggiati. Né i tunisini, né i lampedusani avrebbero voluto che si arrivasse a questa situazione, che si doveva e poteva evitare. Ma le istituzioni hanno sottovalutato le nostre preoccupazioni espresse da tempo. Stiamo vivendo una guerra tra poveri". Don Stefano Nastasi, parroco di Lampedusa, commenta in diretta su One o Five Live il clima di acuta tensione a Lampedusa. "Ciò che si sta verificando nell'isola - precisa il sacerdote - è risultato di paure che si scontrano. Non si possono lasciare le persone nella paura per mesi e mesi. Le visite dei politici qui sono diventate solo una passerella. La popolazione ha sempre mostrato equilibrio e pazienza e non si merita questa degerazione. Non è dignitoso. Qui si ha la percezione che ci sia qualcuno che abbia desiderato che la situazione precipitasse". Don Stefano aggiunge che l'episodio verificatosi al centro di accoglienza sta scoraggiando l'opera dei volontari presenti nell'isola e rischia di annullare il lavoro svolto negli ultimi mesi. L'appello al governo italiano è di "avere il coraggio di parlare a tutti con chiarezza". Wijdane Merji, tunisina che vive a Milano, sottolinea l'incertezza cronica in cui sono costretti a vivere questi migranti. "Non hanno nessuna informazione sul loro futuro. Ciò porta ad una situazione esasperante. I rimpatri - aggiunge - vanno effettuati nel rispetto della legge ma in maniera realistica, perché non si può immaginare di rimandare indietro centinaia di persone nelle stesse condizioni in cui sono fuggite".







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