2011-09-23 14:17:41

Il rapporto Oxfam sulle “terre in affitto”: nuova forma di antisviluppo


L’accaparramento delle terre, fenomeno più noto con il termine “land grabbing”, è una vera e propria forma di “antisviluppo”. Lo afferma senza mezzi termini il rapporto dell’organizzazione non governativa Oxfam, che s’intitola, in maniera eloquente, “La corsa all’oro”. Negli ultimi dieci anni, dal 2001 a oggi, sono 227 milioni gli ettari di terra venduti, affittati o concessi in uso in tutto il mondo: una superficie equivalente all’intera Europa nord-occidentale, sono i dati citati dall’agenzia Misna e contenuti nel rapporto, che analizza 1100 accordi relativi a 67 milioni di ettari di terreno, il 50% dei quali in Africa, corrispondenti più o meno all’estensione della Germania. In particolare sono trattati i casi di land grab in Uganda, Indonesia, Guatemala, Honduras e Sud Sudan. “Lo scandalo è che l’80% delle terre accaparrate resta inutilizzato dopo essere stato sottratto alla produzione di cibo – sottolinea il presidente di Oxfam Italia, Francesco Petrelli – gli accordi legati alla base della compravendita dei terreni non sono stati rispettati e nei luoghi in cui sono già avvenuti gli sfratti ci sono conflitti, insicurezza alimentare, perdita di bestiame, di case e, in una parola, di futuro”. (R.B.)







All the contents on this site are copyrighted ©.