USA: eseguita nella notte la pena capitale di Troy Davis. Per la sua salvezza si era
espresso anche il Papa
Dopo una lunga serie di rinvii, sospensioni e ritardi, è stata eseguita questa notte
in un carcere di Jackson, in Georgia la pena capitale di Troy Davis, divenuto suo
malgrado l'ennesimo simbolo della battaglia contro la pena di morte. Il 42 enne di
colore, ucciso con un’iniezione letale, era accusato di aver assassinato, nel 1989,
un poliziotto bianco. A nulla, dunque, sono servite le manifestazioni a suo sostegno
in varie città del mondo e le migliaia di appelli per salvargli la vita; anche Benedetto
XVI nel 2007 aveva fatto giungere un suo messaggio attraverso il nunzio apostolico
a Washington. La Francia ha bollato l’esecuzione come atto deplorevole. Dagli Stati
Uniti, ci riferisce Francesca Baronio:
E la corsa
per fermare il boia non si è arrestata neppure per un attimo. Una manifestazione si
è tenuta, mentre veniva eseguita la pena capitale, anche di fronte alla Casa Bianca.
Molto attiva è stata la sezione americana di Amnesty International, che fino all’ultimo
momento ha chiesto la sospensione della pena. Francesca Sabatinelli ha intervistato
Riccardo Noury, di Amnesty Italia: