Senegal: oltre 200 sacerdoti pronti a impegnarsi per la riconciliazione, la giustizia
e la pace
Guardare alla realtà sociale e rispondere all’esortazione apostolica dell’ultimo Sinodo
sull’Africa: sono questi gli obiettivi fondamentali della 35.ma assemblea generale
dell’Unione del Clero Senegalese (Ucs) che si sta svolgendo a Ziguinchor, in Senegal,
e alla quale stanno partecipando circa 200 sacerdoti. Giunti dalle 7 diocesi del Paese,
dalla Guinea Bissau e dal Gambia, i presbiteri discutono dal 19 settembre e fino a
domani su “La sfida della giustizia e della pace in Senegal: quale implicazione per
il clero?”. Di fronte alla situazione sociopolitica che non promuove il progresso
e non consente la realizzazione personale degli individui a causa di guerre, conflitti
e instabilità dei regimi, scrive la testata on line www.scoopsdeziguinchor.com, la
Chiesa si sta interrogando su come promuovere pace e giustizia. In particolare, a
preoccupare è la difficile situazione che da decenni vive la regione meridionale del
Casamance con la conseguente crisi che si sta ripercuotendo in ambito sociale, economico
ed umano, nonché sul ministero sacerdotale. A tal proposito l’Unione del Clero Senegalese
intende impegnarsi perché si ritrovi il cammino del dialogo, della verità e della
riconciliazione. (T.C.)