Brasile: simboli della Gmg in processione nei quartieri poveri di San Paolo
Quattro chilometri di processione con la Croce della Giornata Mondiale della Gioventù
(Gmg). È l’esperienza vissuta dai giovani della diocesi di San Paolo del Brasile lunedì
scorso. Il vicario episcopale per la pastorale della Gente di Strada dell'arcidiocesi
di San Paolo, padre Julio Lancellotti, ha affermato che il pellegrinaggio della Croce
per le strade di San Paolo deve essere un segno dell'impegno della Chiesa nei confronti
di chi soffre. “E' la Croce che va incontro ai crocifissi, è la vita che va incontro
alla morte. E' l'amore che va incontro al dolore”, ha dichiarato il prelato all'agenzia
Zenit. Il portale dell'arcidiocesi della città informa che dopo una Messa nella cattedrale
presieduta lunedì pomeriggio dal cardinale Odilo Scherer, i simboli della Gmg, la
Croce pellegrina e l'Icona della Vergine, sono stati portati nella chiesa di Nostra
Signora della Buona Morte. I giovani hanno iniziato la meditazione dei misteri dolorosi
del Rosario di fronte al Pátio do Colégio, luogo della fondazione della città di San
Paolo e in cui si trova la chiesa del Beato José de Anchieta. La Croce pellegrina
ha poi proseguito verso la Favela do Moinho. Mentre passavano tra le innumerevoli
baracche, i giovani intonavano l'inno della Gmg del 2000, “L'Emmanuel”. “Questo canto
esprime ciò che stiamo vivendo in questo momento. È l'Emmanuele, il Dio con noi che
viene incontro ai più sofferenti”, ha affermato mons. Tarcísio Scaramussa, vescovo
ausiliare di San Paolo e responsabile del settore gioventù dell'arcidiocesi, che ha
accompagnato tutto il percorso. Dopo aver lasciato la comunità del Moinho, la Croce
si è spostata a Cracolândia, zona caratterizzata dal traffico e dall'uso di droga.
La processione è giunta a destinazione in tarda serata, venendo ricevuta con un falò
nella chiesa della Buona Morte. Dopo una Messa, i giovani delle nuove comunità dell'arcidiocesi
sono rimasti a vegliare fino alle 6.00 di martedì mattina. (M.G.)