2011-09-21 13:57:06

Indonesia. Minacce contro chiese cristiane. Tensione anche nelle Sulawesi e nelle Molucche


In Indonesia è in atto una campagna volta a esasperare le tensioni interconfessionali, che potrebbe sfociare in nuovi scontri fra cristiani e musulmani dopo le recenti violenze nelle Molucche e ad Ambon. Al momento - riferisce l'agenzia AsiaNews - non è dato sapere chi sia la “mente” interessata a provocare nuovi incidenti; la polizia non chiarisce se si tratta di propaganda politica o a sfondo religioso. Resta il fatto che più volte, nei giorni scorsi, sono circolati sms e messaggi – privi di fondamento – che denunciavano attacchi a chiese cattoliche o luoghi di culto cristiani in varie zone dell’arcipelago. Padre Jimmy Tumbelaka, sacerdote della diocesi di Manado, nelle Sulawesi del Nord, rettifica le voci circolate fra giornalisti e attivisti per i diritti umani, secondo cui sarebbero state bruciate due chiese cattoliche e una casa di preghiera protestante a Poso. È stato incendiato, chiarisce il prete originario di Manado, “solo l’ingresso principale della chiesa di Santa Teresa a Poso, non l’intero edificio”. In passato il luogo di culto era la più importante chiesa cattolica a Poso; il 23 maggio 2000 ha subito un violento attacco da parte di gruppi estremisti, che hanno appiccato il fuoco all’edificio. Padre Tumbelaka ha vissuto in prima persona le violenze confessionali fra cristiani e musulmani a Poso fra il 1998 e il 2001. Egli si è anche battuto con forza per il rilascio di tre fedeli cattolici – Fabianus Tibo, Marinus Riwu e Dominggus da Silva – condannati a morte e giustiziati per gli scontri islamo-cristiani. Il sacerdote invita con forza “i miei concittadini indonesiani, di tutte le fazioni, a non lasciarsi trascinare da sentimenti di odio contro gli altri”. Intanto il gruppo islamico radicale “Fronte dei difensori dell’Islam” (Fpi) ha annunciato di “essere pronto ad inviare miliziani a combattere la guerra santa contro i cristiani nelle Molucche”: come riferiscono fonti dell'agenzia Fides nella comunità cristiana indonesiana, un comunicato ufficiale del Fpi esorta i musulmani di Ambon a “svegliarsi” e promette tutto il sostegno necessario, come “nuovi soldati per la jihad”. Dieci giorni fa Ambon, capitale delle isole Molucche (nell’Est dell’arcipelago indonesiano) è stata sconvolta da scontri fra cristiani e musulmani, innescati da provocatori dopo un incidente stradale in cui è rimasto vittima un uomo musulmano. L’appello del Fpi – movimento estremista che sta alimentando conflitti interreligiosi soprattutto a Giava, nei sobborghi della metropoli Giacarta – desta preoccupazione nei cristiani indonesiani, nelle Molucche e nella capitale. Attualmente la situazione ad Ambon è tranquilla e relativamente stabilizzata, ma la tensione resta alta. Fonti di Fides informano che la chiesa cristiana di Silo, al confine fra la zona cristiana e musulmana, ha ripreso le celebrazioni liturgiche, anche se permane un ampio dispiegamento delle forze di polizia nell’isola, anche a protezione dei luoghi di culto. I leader religiosi, cristiani e musulmani, continuano ad adoperarsi per mantenere la pace sociale e religiosa. (R.P.)







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