2011-09-21 13:57:34

Corno d'Africa: Salesiani e Acs accanto alla popolazione colpita dalla crisi alimentare


I Salesiani presenti in Etiopia, impegnati nell’attività di coordinamento degli aiuti per i rifugiati provenienti dalla Somalia e per la popolazione locale, accusano la comunità internazionale di essersi mossa troppo tardi per la carestia che affligge il Corno d’Africa e i cui segni erano già evidenti nel dicembre dell’anno scorso. I Paesi più colpiti dalla gravissima crisi alimentare che secondo l’Onu coinvolgerà 13 milioni di persone delle quali 750mila a rischio morte, sono, oltre alla Somalia e l’Etiopia, Gibuti, l’Eritrea, il Sud Sudan, l’Uganda e la Tanzania. Uno dei coordinatori del progetto in loco dell’associazione Aiuto alla Chiesa che Soffre (Acs), Mattia Grandi, riferisce all'agenzia Zenit che la situazione è particolarmente difficile nel campo di transito di Dolo Odo, dove i somali devono sostare per qualche giorno in attesa di essere registrati: senza registrazione, infatti, non possono ottenere lo status di rifugiati e quindi non hanno accesso ai programmi umanitari e alla distribuzione degli aiuti delle Nazioni Unite. Il campo, previsto per cinquemila presenze, ospita ora circa 15mila persone, tra cui molte donne e molti bambini e il flusso di persone che dalla Somalia fuggono dalle aree controllate dalle milizie di Shabaab non conosce sosta e ammonta a circa duemila persone al giorno. (R.B.)







All the contents on this site are copyrighted ©.