2011-09-20 16:19:59

La crisi in Italia. Monsignor Bregantini: serve scossone di maggior dignità


La bocciatura di Standard and Poor’s dell’Italia, le intercettazioni, hanno riaperto il dibattito sul futuro del governo. L’opposizione continua a chiedere le dimissioni dell’esecutivo. Soprattutto il leader del Pd Pierluigi Bersani, riferendosi anche al processo lungo, afferma: “basta occuparsi dei problemi di Berlusconi, ora ci si occupi dei problemi del Paese". Ma per il capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto “il documento di Standard and Poor's è più di tipo politico che
di tipo economico”. Sulla crisi che sta vivendo il Paese, Alessandro Guarasci ha sentito l’arcivescovo di Campobasso Giancarlo Maria Bregantini, presidente della Commissione Episcopale per i problemi sociali e del lavoro RealAudioMP3

D. – Come bisogna reagire a questa situazione di difficoltà dell’Italia a livello internazionale?

R. - Prendendo coscienza, con grande lealtà e onestà, della situazione impegnativa e difficile, sapendo accettare con pienezza una storia complicata e non sempre facile da risolvere: il primo fatto è la consapevolezza.

D. - Quale altro passo? Lei si attende qualche atto di responsabilità da parte delle istituzioni?

R. – Il governo deve prendere consapevolezza e deve anche capire cosa è opportuno. Certamente, ci vorrebbe uno scossone di maggior dignità, specialmente a livello etico e morale, e anche una capacità di essere più incisivo sul piano operativo.

D. – In qualche modo potrebbe essere a rischio anche la coesione sociale …

R. – Tenere sempre alto il livello di risposta ai problemi perché solo dall’incontro con la realtà concreta si riesce poi a purificare la politica. Credo che il secondo livello su cui lavorare sia il discorso dei giovani: cioè metterli al primo posto, cercando di abbattere il più possibile la logica del precariato. Inoltre, la nuova evangelizzazione e quindi valutare tutto quello che di nuovo possiamo ricreare all’interno del tessuto con speranza e con forza.

D. - Lei si attende dai cattolici impegnati nella società e anche in politica uno scatto in più su questi temi?

R. – Sì, molta consapevolezza, molta più dignità, molta più onestà, anche però a livello quotidiano. Per esempio, la stima reciproca, che è una delle cose che manca in questo momento, la capacità di ascoltarsi: la crisi ci deve unire non dividere o non farci col








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