Indonesia: ad Ambon torna la calma ma il clima è sempre molto teso
La situazione ad Ambon sta tornando alla normalità, dichiarano all'agenzia AsiaNews
fonti locali, dopo che nei giorni scorsi gli scontri fra musulmani e cristiani hanno
lasciato un bilancio di sette morti e 60 feriti, oltre che danni materiali ingenti,
fra cui alcune case bruciate. Oggi gli studenti sono tornati a scuola normalmente,
le bancarelle sono riapparse sulle strade e i rickshaw hanno ripreso a circolare nelle
zone già teatro di scontri violenti. E tutto sembra tranquillo in due diversi quartieri,
Galunggung, un’area a maggioranza musulmana, e Galala, una zona abitata da cristiani
protestanti, entrambe nel centro di Ambon. La polizia e l’esercito sono presenti in
zone strategiche, ma la tensione rimane alta, soprattutto fra coloro che hanno perso
le case in seguito agli incendi appiccati da sconosciuti. Nel frattempo si stanno
svolgendo dialoghi e conferenze interreligiose in parecchi luoghi, sia a Java che
in altre aree a Maluku. Una campagna di pacificazione è in corso anche a Negeri Siri
Sori Salam, un quartiere a maggioranza musulmana sull’isola di Saparua. Un incontro
fra cristiani e musulmani è organizzato dai responsabili dell’islam per evitare conflitti
futuri. Gli scontri dei giorni scorsi hanno avuto origine da alcuni messaggi Sms,
e la polizia sta indagando proprio in questo senso. La tensione è stata creata facendo
circolare la voce che il noto Fronte di difesa islamica (Fdi) di Java era sbarcato
a Maluku per preparare un altro attacco contro quartieri cristiani a Waringin, la
chiesa di Silo e ad Aster. Pastori e leader musulmani sono stati informati dei messaggi
provocatori, così da evitare potenziali conflitti. A Java est la polizia sta usando
cani da fiuto per rintracciare armi nascoste di gruppi islamici radicali e inviate
ad Ambon. Funzionari di polizia controllano attentamente i viaggiatori verso Ambon
che partono dal porto di Tanjung Perak; cani e metal detector sono utilizzati per
controllare chi si imbarca verso Maluku. E la stessa procedura è in vigore in parecchi
porti di pesca “tradizionali”, quali Ponorogo, Pasuruan, Banyuwangi e Gresik. “Questo
messaggio Sms provocatorio, che invita alla missione della jihad ad Ambon ci ha preoccupato”,
ha dichiarato il capo della polizia di Java est, il generale Hadiatmoko. Fino ad oggi
sono state confiscate 130 armi da taglio a passeggeri diretti ad Ambon. Il consiglio
islamico degli Ulema di Java est ha messo in guardia la comunità musulmana dal credere
a messaggi Sms in cui si invita alla jihad da parte di radicali islamici. Gli scontri
della settimana scorsa sono nati da un semplice incidente di motocicletta, guidata
da un giovane musulmano. E’ morto a causa delle ferite riportate nell’incidente mentre
lo portavano in ospedale; ma un Sms ha diffuso la notizia falsa secondo cui era stato
ucciso dai cristiani. E i musulmani hanno cercato vendetta. Nel periodo fra il 1999
e il 2022, Ambon è stata teatro di scontri religiosi fra musulmani e cristiani, che
hanno portato alla morte di migliaia di persone: novemila, secondo alcuni, oltre a
migliaia di sfollati e senzatetto. (R.P.)