2011-09-19 09:21:11

Il grazie di mons. Bertin per la Colletta della Cei in favore del Corno d’Africa


Gratitudine e speranza: sono i sentimenti espressi dal vescovo di Gibuti e amministratore apostolico di Mogadiscio, mons. Giorgio Bertin, all’indomani della Colletta nazionale nelle parrocchie, promossa dalla Cei in favore delle popolazioni del Corno d’Africa colpite da una terribile siccità. In questa intervista di Alessandro Gisotti, mons. Giorgio Bertin auspica che tale importante gesto di solidarietà esorti la comunità internazionale a raddoppiare gli sforzi per il Corno d’Africa:RealAudioMP3

R. – Vorrei che questa iniziativa di solidarietà non termini semplicemente in un gesto umanitario limitato nel tempo; io vorrei che sia l’occasione per aprire maggiormente la mentalità delle persone e soprattutto anche le relazioni tra popoli, tra Stati, perché quello che sta succedendo nel Corno d’Africa è certamente la conseguenza della siccità, della mancanza di pioggia, ma l’aggravarsi di essa è anche conseguenza di una mancanza di vera solidarietà tra i popoli.

D. – Lei è anche presidente della Caritas locale: cosa sta facendo, tra le mille difficoltà della situazione di conflitto sul terreno, la Caritas per le popolazioni del Corno d’Africa?

R. – Io sono a servizio di due Paesi a nome della Chiesa, la Somalia e Gibuti, e le due situazioni sono molto diverse. Mentre a Gibuti, per rispondere ai problemi della siccità, la nostra azione non trova grossi ostacoli di sicurezza, in Somalia, nel centro sud, invece il problema più grave è proprio quello dell’insicurezza. Si può anche dire – caso "strano" - che mentre c’è una forte buona volontà di venire in aiuto a quelle popolazioni, il problema grave è come raggiungerle, perché la volontà che si esprime anche attraverso le donazioni poi trova uno sbocco molto difficile. (bf)







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