Il cardinale Koch: il Papa in Germania rafforzerà l'ecumenismo
Giovedì prossimo, 22 settembre, il Papa si recherà in Germania per il suo 21.mo viaggio
apostolico internazionale. Una visita di quattro giorni nella patria della Riforma
protestante: tra gli eventi più attesi è l'incontro con i rappresentanti della Chiesa
evangelica tedesca nell'ex Convento agostiniano di Erfurt, dove visse Lutero. Il viaggio
avrà, dunque, una forte impronta ecumenica come afferma il cardinale Kurt Koch,
presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, al
microfono di Barbara Castelli, del Centro Televisivo Vaticano:
R. – Diese
Reise hat deshalb einen besonderen ökumenischen Akzent, weil die … Questo
viaggio in Germania ha un accento ecumenico proprio perché porterà il Santo Padre
anche nella città di Erfurt, dove Lutero ha vissuto da monaco agostiniano e dove il
Santo Padre incontrerà i rappresentanti del Consiglio della Chiesa evangelica tedesca
e parteciperàa una celebrazione liturgica ecumenica. Bisogna
sottolineare che i rapporti con la Chiesa luterana sono buoni.
D. –
Quali sono le principali sfide per il dialogo?
R. – Ich glaube, mit
allen Kirchen die aus der Reformation heraus entstanden sind, … Credo che
oggi sia necessario che, con tutte le Chiese nate dalla Riforma, ci interroghiamo
sull’essenza della Chiesa. Nel 1999, ad Augusta, abbiamo firmato insieme la Dichiarazione
congiunta sulla Dottrina della Giustificazione. Ora però, come è scritto in quella
Dichiarazione, credo che sia arrivato il momento di affrontare le questioni ecclesiologiche:
qual è l’essenza della Chiesa, la natura della Chiesa? Credo che questi siano i punti
sui quali ora debba essere condotto il dialogo.
D. – Il Pontificio Consiglio
per la Promozione dell’Unità dei Cristiani quali frutti auspica da questo viaggio
di Benedetto XVI?
R. – Ich glaube, dass der Heilige Vater ganz sicher
die Ökumene vertiefen wird. … Credo che sicuramente il Santo Padre rafforzerà
l’ecumenismo. Ha a cuore soprattutto che l’ecumenismo ritrovi le sue radici spirituali
perché è un compito che ci è stato affidato dal Signore quando nella preghiera sacerdotale
ha chiesto che tutti i suoi discepoli siano “una cosa sola”. In questo senso, non
abbiamo alternative all’ecumenismo: è un compito che il Signore ci ha affidato, e
questo – ne sono convinto - è quello che il Papa riporterà in primo piano. (gf)