2011-09-19 11:35:21

Il cardinale Koch: il Papa in Germania rafforzerà l'ecumenismo


Giovedì prossimo, 22 settembre, il Papa si recherà in Germania per il suo 21.mo viaggio apostolico internazionale. Una visita di quattro giorni nella patria della Riforma protestante: tra gli eventi più attesi è l'incontro con i rappresentanti della Chiesa evangelica tedesca nell'ex Convento agostiniano di Erfurt, dove visse Lutero. Il viaggio avrà, dunque, una forte impronta ecumenica come afferma il cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, al microfono di Barbara Castelli, del Centro Televisivo Vaticano:RealAudioMP3

R. – Diese Reise hat deshalb einen besonderen ökumenischen Akzent, weil die …
Questo viaggio in Germania ha un accento ecumenico proprio perché porterà il Santo Padre anche nella città di Erfurt, dove Lutero ha vissuto da monaco agostiniano e dove il Santo Padre incontrerà i rappresentanti del Consiglio della Chiesa evangelica tedesca e parteciperà a una celebrazione liturgica ecumenica. Bisogna sottolineare che i rapporti con la Chiesa luterana sono buoni.

D. – Quali sono le principali sfide per il dialogo?

R. – Ich glaube, mit allen Kirchen die aus der Reformation heraus entstanden sind, …
Credo che oggi sia necessario che, con tutte le Chiese nate dalla Riforma, ci interroghiamo sull’essenza della Chiesa. Nel 1999, ad Augusta, abbiamo firmato insieme la Dichiarazione congiunta sulla Dottrina della Giustificazione. Ora però, come è scritto in quella Dichiarazione, credo che sia arrivato il momento di affrontare le questioni ecclesiologiche: qual è l’essenza della Chiesa, la natura della Chiesa? Credo che questi siano i punti sui quali ora debba essere condotto il dialogo.

D. – Il Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani quali frutti auspica da questo viaggio di Benedetto XVI?

R. – Ich glaube, dass der Heilige Vater ganz sicher die Ökumene vertiefen wird. …
Credo che sicuramente il Santo Padre rafforzerà l’ecumenismo. Ha a cuore soprattutto che l’ecumenismo ritrovi le sue radici spirituali perché è un compito che ci è stato affidato dal Signore quando nella preghiera sacerdotale ha chiesto che tutti i suoi discepoli siano “una cosa sola”. In questo senso, non abbiamo alternative all’ecumenismo: è un compito che il Signore ci ha affidato, e questo – ne sono convinto - è quello che il Papa riporterà in primo piano. (gf)







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