All'Unione Europea le sofferenze dei cristiani iracheni
La settimana scorsa gli arcivescovi iracheni Bashar Warda di Erbil e Amil Nona di
Mosul hanno incontrato il Presidente del Consiglio Europeo, Hermann Van Rompuy. Nel
colloquio, i due presuli di rito caldeo hanno ricordato le sofferenze dei cristiani
in Iraq, dicendo che nel Paese non c'è libertà religiosa e sottolineando la necessità
che i fedeli ricevano aiuti per costruire scuole, frequentate al 90% da allievi musulmani.
“L'istruzione aiuterebbe a sviluppare una nuova cultura e la libertà di religione,
aprendo nuove prospettive per i giovani”, ha indicato l'arcivescovo Warda. L'incontro
con Van Rompuy - riferisce l'agenzia Zenit - è durato mezz'ora e si è svolto a Bruxelles
nel contesto delle visite organizzate dall'associazione caritativa cattolica internazionale
Aiuto alla Chiesa che Soffre (Acs), che sostiene i cristiani perseguitati e sofferenti.
Durante la discussione, Van Rompuy si è informato sulle condizioni di vita della popolazione
irachena, sui diritti delle donne e su come l'Europa possa essere di aiuto. Nell'arcidiocesi
di mons.Nona, Mosul, i cristiani e gli edifici ecclesiali sono bersaglio di attacchi
ripetuti, e il predecessore del presule, l'arcivescovo Faraj Rahho, è morto nel marzo
2008 dopo essere stato rapito. Per l'arcivescovo Warda, dal 2003 sono circa 500 i
cristiani uccisi per motivi religiosi o politici. Nello stesso periodo, ha aggiunto,
66 chiese sono state attaccate, e 4.000 famiglie di cristiani iracheni sono fuggite
nella sua diocesi di Erbil, nel nord curdo, per evitare violenze e intimidazioni.
I due arcivescovi hanno anche sottolineato a Van Rompuy la propria preoccupazione
per la situazione dei diritti umani a causa dell'articolo 3 della Costituzione dell'Iraq,
che sancisce la supremazia della legge islamica, la shari'a. Hanno inoltre incontrato
alcuni membri del Parlamento Europeo e della Commissione dell'Unione Europea e Hans-Gert
Pöttering, ex Presidente dell'Europarlamento e attualmente presidente della Fondazione
Konrad Adenauer. La visita, commenta Acs, “ha dimostrato la crescente preoccupazione
dell'Unione Europea per i cristiani del Medio Oriente”. (R.P.)