Chiesa in America Latina: Congresso sulla cultura digitale
Organizzato dal Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali e dal Consiglio Episcopale
Latinoamericano (Celam) attraverso la Rete Informatica della Chiesa in America Latina
(Riial), con la Conferenza episcopale cilena e l'Università Cattolica del Cile, dal
17 al 19 ottobre si svolgerà a Santiago un Congresso sulla Chiesa e la cultura digitale.
I primi partecipanti - riferisce l'agenzia Zenit - saranno i vescovi presidenti e
i responsabili della comunicazione delle Conferenze episcopali dell'America Latina,
oltre ad accademici e responsabili di istituzioni chiave nel mondo digitale della
Chiesa. Come spiega una nota inviata dalla Riial per spiegare gli obiettivi della
convocazione, “l'accelerazione in cui vive il mondo comunicativo non è più una notizia
in sé; è un dato della realtà quotidiana, che tuttavia ha una forte incidenza su persone,
famiglie e Paesi. La Chiesa, immersa in questo ecosistema culturale in rapida evoluzione,
vi partecipa attivamente e desidera contribuire al suo sviluppo nella giustizia, nella
pace e nella solidarietà, rispettando la dignità di ogni persona. E' questo il terreno
instabile in cui la Chiesa che peregrina in America Latina realizza la Missione continentale,
offrendo il suo unico e massimo tesoro – aggiunge la nota della convocazione –: Cristo
vivo, nelle categorie e nei linguaggi dei destinatari di oggi”. Alla base di questa
presenza missionaria ci saranno la Parola di Dio e la lectio divina. “Il Congresso
si propone in primo luogo di conoscere meglio il momento attuale della cultura digitale
senza ingenuità, esplorando alcuni dei suoi aspetti più caratteristici”. Un secondo
obiettivo è “portare avanti una teologia della comunicazione alla luce del Documento
di Aparecida, che orienta l'azione missionaria di tutto il continente. Parte centrale
di questa riflessione sarà come generare comunità vive attraverso la comunicazione,
dalla quale nessuno può essere escluso. Per questo si studierà come gettare ponti
per includere quanti vivono lontani da questo dialogo, perché siano interlocutori
con uguali opportunità”. In terzo luogo, si tratta, “seguendo l'equazione necessità-servizio,
di dare senso pastorale a innumerevoli iniziative e strumenti a disposizione nell'immenso
menu delle soluzioni e applicazioni offerte da questo fenomeno globale”. Anche se
la partecipazione al Congresso sarà limitata, vi si potrà prendere parte da qualsiasi
luogo attraverso il Congresso Virtuale. Leticia Soberón, coordinatrice generale della
Riial, ha affermato che l'incontro rivolgerà “uno sguardo lucido, senza ingenuità,
ma pieno di speranza alla società digitale di oggi, per discernerne le opportunità
ed evitarne i rischi”. “Il nostro obiettivo è conoscere meglio la cultura comunicativa
per annunciarle Cristo nel suo stesso linguaggio, realizzando la Missione continentale,
suscitando autentica comunione in una società ipercomunicata in cui le persone si
sentono spesso molto sole”. In questo senso, il Congresso desidera lanciare una “decisa
lotta all'esclusione digitale di persone e comunità, studiando nella mappa della connettività
della Chiesa dove si trovano le comunità che non hanno accesso al banchetto della
cultura e dello scambio via Internet, perché apportino le proprie esperienze”. Il
Congresso includerà tre grandi campi tematici: Teologico e pastorale, Inclusione digitale
e Applicazioni (discernimento tecnologico di fronte alle varie necessità). (R.P.)