2011-09-17 15:09:28

Scontro sulle intercettazioni. Berlusconi: "nulla di cui vergognarmi". L'opposizione chiede le dimissioni


In Italia il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha fatto sapere che lunedì sarà in aula per l’udienza del processo Mills. Il premier ha invece ribadito che non intende presentarsi senza i suoi avvocati all’interrogatorio chiesto dai pubblici ministeri di Napoli. Nell’inchiesta sul presunto ricatto subito dal premier per mano dell’imprenditore Tarantini, Berlusconi compare solo come “parte offesa”. Ci sono poi le trascrizioni delle intercettazioni che farebbero parte dell'informativa della Guardia di Finanza depositata dalla procura di Bari. Sono state pubblicate dagli organi di stampa nelle ultime ore: secondo le indiscrezioni, emerge un giro di prostituzione e appalti attorno alle cene organizzate nella Villa di Arcore di proprietà del premier Berlusconi. In una nota congiunta, i capigruppo del Pdl di Camera e Senato, Fabrizio Cicchitto e Maurizio Gasparri parlano di “situazione molto grave e preoccupante” e chiedono ai vertici del Csm di esercitare la massima vigilanza” perché non siano pubblicate conversazioni “irrilevanti ai fini penali ma altamente lesive della privacy e dignità delle persone”. E in molti nel Pdl invocano la legge sulle intercettazioni e sanzioni. Tra le file dell’opposizione si continuano a chiedere le dimissioni del premier. In una lettera al quotidiano “Il Foglio”, Berlusconi scrive: “Non ho fatto nulla di cui debba vergognarmi” e ribadisce la sua volontà di "non molllare".







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