Kenya: i vescovi in visita ai sopravvissuti all'incendio dell'oleodotto
I vescovi del Kenya – rappresentati da mons. Martin Kivuva, presidente di Caritas
Kenya - hanno visitato i feriti in ospedale e sono andati nel luogo del disastro e
nel vicino campo che ospita circa 200 sopravvissuti all’esplosione e all’incendio,
il 12 settembre, di un oleodotto nella popolosa baraccopoli di Sinai, a Nairobi. Oltre
cento persone sono morte, a causa di un difetto in una valvola che ha provocato una
fuga dalla condotta: molte di loro stavano cercando di recuperare carburante, altre
cucinavano nelle vicinanze. I vescovi - riferisce l'agenzia Sir - hanno donato coperte,
zanzariere, alimenti e kit sanitari agli sfollati, confortato i parenti delle vittime
e invitato i cattolici kenyani alla solidarietà concreta. Hanno poi lanciato un forte
appello ai leader politici, perché “si assumano la responsabilità di trasformare l’ambiente
vitale dei cittadini keniani e non diventino invece motivo di corruzione, povertà
e distruzione. Lo Stato e tutte le autorità coinvolte devono proteggere e promuovere
i diritti dei cittadini”. In particolare, hanno chiesto di intervenire sul risanamento
degli slums vicini agli oleodotti, spesso causa di incidenti simili. La Conferenza
episcopale del Kenya ha indetto, per domenica 18 settembre, un giorno di preghiera
e solidarietà per le vittime della tragedia. (R.P.)