India: nuovi attacchi contro esponenti della minoranza cristiana nel Karnataka
Sajan K George, presidente del Global Council of Indian Christians (Gcic), ha denunciato
all'agenzia AsiaNews due diversi attacchi contro pastori pentecostali avvenuti ieri
nel Karnataka ad opera di estremisti indù. Nel distretto di Hassam, circa 20 attivisti
del Sangh Parivar (movimento nazionalista indù) hanno circondato la casa in cui il
pastore Daniel Raghu conduceva un servizio di preghiera e l’hanno accusato di praticare
conversioni forzate. Gli attivisti hanno poi chiamato la polizia della stazione di
Sakleshpur, che ha interrogato e poi arrestato il pastore ai sensi della sezione 153
A del Codice Penale (promozione dell’inimicizia tra gruppi diversi per motivi di religione,
razza, nascita, residenza, lingua). Nelle stesse ore, nel distretto di Belgaum circa
40 estremisti del Sangh Parivar hanno interrotto un battesimo pentecostale e insultato
il pastore Santhosh Naganoor, accusandolo di praticare conversioni forzate. Incidenti
simili “non sono casi sporadici – dice ad AsiaNews Sajan K George –, ma la prova del
clima anticristiano del Karnataka”. Tuttavia, il problema più grave “è che questi
gruppi nazionalisti indù sono incoraggiati dai risultati della commissione Somashekar
– spiega il presidente del Gcic – che ha scagionato il Bjp (Bharatiya Janata Party,
il partito ultranazionalista indù) e il Sangh Parivar”. Pubblicato lo scorso febbraio,
il rapporto della commissione Somashekar ha scagionato il Bajrang Dal (ala militante
giovanile del Sangh Parivar) e il suo coordinatore Mahendra Kumar da ogni responsabilità
negli attacchi alle chiese del Karnataka, nel 2008. Dal settembre all’ottobre di quell’anno,
nazionalisti indù hanno perpetrato attacchi continui e sistematici contro chiese e
luoghi di culto cristiani. Tra i distretti più colpiti, quelli di Bangalore, Mangalore,
Dakshina Kannada, Udupi e Kolar. (M.G.)