2011-09-15 14:34:11

Indonesia: estremisti islamici attaccano una famiglia americana accusata di proselitismo


Solo l’intervento della polizia ha salvato la vita a una famiglia americana, attaccata da una folla inferocita aizzata da una guida religiosa locale. A scatenare l’ira dei fondamentalisti islamici, l’accusa rivolta al capofamiglia di proselitismo in un’area a maggioranza musulmana. L’ennesimo incidente di natura confessionale - nei giorni scorsi si sono registrati scontri tra cristiani e musulmani nelle Molucche, con morti e feriti - conferma i timori di una deriva estremista in Indonesia, dove è a rischio il valore supremo – garantito dalla Costituzione – di una società pluralista. La vicenda - riferisce l'agenzia AsiaNews - risale alla notte del 5 settembre ed è avvenuta nella zona a ovest di Palu, capoluogo provinciale delle Sulawesi del Sud. Una famiglia statunitense di quattro persone – il padre David Ray Graeff, di 41 anni, la moglie Georgia, 41, e i loro due figli Benjamin e Daniel – viveva da due settimane nella zona residenziale di Bukit Kabonena Permai, dove l’uomo insegnava lingua e letteratura inglese alla scuola teologica protestante del villaggio di Uwera, distretto di Sigi. Nella notte una folla di estremisti – aizzati dal leader islamico Muhammad Saleh bin Abubakar Alaydrus, del gruppo di preghiera islamico Nurul Khairaat – ha attaccato la famiglia, accusandola di proselitismo in una zona a maggioranza musulmana. La presenza degli americani veniva considerata una “seria minaccia” e durante il raid gli assalitori hanno incendiato beni e proprietà, fra cui un minivan, della famiglia. Solo l’intervento della polizia, già dislocata nell’area per prevenire episodi di violenza, ha evitato conseguenze peggiori. Come conferma Ari Dono Sukmanto, vice-capo della polizia delle Sulawesi del Sud, secondo cui è stato necessario allontanare la famiglia per scongiurare possibili morti o feriti. (R.P.)







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