2011-09-15 15:06:25

Il 23 settembre ricorsco all'Onu per il riconoscimento della Palestina


La domanda di riconoscimento di uno Stato di Palestina da parte dell'Onu sarà presentata il prossimo 23 settembre. Lo ha ribadito oggi a Ramallah il ministro degli Esteri dell'Anp. Il ricorso prevederà anche la richiesta di ammissione piena se gli emissari dei vertici internazionali non presenteranno prima di allora ''proposte credibili'' per un rilancio del negoziato con Israele. Il servizio di Fabrizio Angeli:RealAudioMP3

Congelare le colonie nei Territori occupati e riprendere le trattative ripartendo dai confini antecedenti la guerra dei Sei giorni del 1967, quando Israele occupò la Cisgiordania e Gerusalemme est. Queste le condizioni poste dalla leadership di Abu Mazen alla diplomazia israeliana per scongiurare lo scontro frontale al Palazzo di vetro dell’Onu. Condizioni subito respinte dal viceministro degli Esteri israeliano, Dany Ayalon, che in caso di successo del ricorso alle Nazioni Unite ha minacciato la revoca di tutti gli accordi sottoscritti in passato con l’Autorità palestinese. Nelle prossime ore, un corteo di rappresentanti degli organi internazionali sfilerà davanti a delegati dell’Anp per convincerli a fare un passo indietro prima del 23 settembre. Ma la Palestina è oggi un’entità senza diritto di voto che aspira a farsi riconoscere come Stato per acquisire potere di azione legale contro Israele ed usufruire delle istituzioni commerciali ed economiche internazionali. D’altra parte il pericolo per Israele è che uno Stato palestinese formalmente riconosciuto possa minare la sua posizione in Medio oriente, già scossa dalla “primavera araba”. Nel frattempo, il premier Nethanyahu ha ordinato l’evacuazione dell’ambasciata israeliana in Giordania ad Amman, per la minaccia di proteste simili a quelle della scorsa settimana al Cairo. Assieme all’Egitto, la Giordania rimane l’unico Paese arabo ad avere rapporti diplomatici con lo Stato ebraico.







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