Urne aperte oggi in Danimarca dove si vota per il rinnovo del Parlamento. A confronto
lo schieramento di centro-destra, al governo da 10 anni, e quello di centro-sinistra,
al quale vanno i favori degli ultimi sondaggi. Ci riferisce Giovanni Del Re:
La partita
in gioco in Danimarca è osservata da tutta l’Europa. In effetti Copenaghen è governata
dal centro-destra da quasi 10 anni e, al momento, dal premier Lars Lokke Rasmussen,
con un peso molto forte della destra radicale populista ed il Partito Popolare danese
di Pia Kjærsgaard. Una sua sconfitta potrebbe essere un segnale di un’inversione di
tendenza politica anche nel continente, com’è accaduto anche altre volte. Al momento,
i sondaggi continuano a dare in testa la coalizione di centro-sinistra, guidata dal
Partito socialdemocratico di Helle Thorning-Schmidt, 44 anni. Se vincerà, sarà la
prima donna premier nella storia del Paese. Negli ultimi giorni, è cresciuta la suspance,
visto che si è dimezzato fino a pochi punti il distacco dal centro-destra. Un po’
tutti gli analisti registrano comunque una stanchezza da parte dei danesi per l’attuale
costellazione di governo. Il centro-sinistra ha comunque imparato qualche lezione
dalle passate sconfitte, e così i socialdemocratici hanno fatto capire che manterranno
molte delle severissime leggi sugli stranieri che hanno reso la Danimarca il Paese
europeo forse più ostico all’immigrazione. In questo momento, del resto, l’economia
fa la parte del leone e gioca a favore del centro-sinistra, che punta a più investimenti
pubblici ma anche all’aumento dell’orario di lavoro per stimolare la crescita. (vv)