2011-09-14 14:09:58

Terra Santa: appello dei capi delle Chiese cristiane in occasione dell'Assemblea Onu


Due Stati per i due popoli, la necessità di negoziati, Gerusalemme città condivisa da israeliani e palestinesi e dai fedeli delle tre religioni: sono alcuni dei punti, contenuti in una dichiarazione comune diffusa oggi a Gerusalemme, dai rappresentanti delle chiese cristiane, in occasione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite e della richiesta palestinese del riconoscimento del proprio Stato. La dichiarazione, firmata da 11 leader cristiani, tra i quali il patriarca latino Fouad Twal, il custode di Terra Santa padre Pierbattista Pizzaballa, Mounib Younan della chiesa luterana evangelica di Giordania e Terra Santa e Teofilo III, patriarca greco-ortodosso, ribadisce che “la soluzione di due Stati serve alla giustizia e alla pace e che israeliani e palestinesi devono vivere ognuno all’interno dei propri Stati indipendenti in pace e giustizia, nel rispetto dei diritti dell’uomo e conformemente al diritto internazionale”. I leader - riferisce l'agenzia Sir - sottolineano che “il negoziato è il mezzo migliore per risolvere i problemi insoluti tra le due parti e che palestinesi e israeliani dovrebbero accettare qualsiasi risultato del voto Onu”. Nel testo viene toccata anche la questione di Gerusalemme, definita “Città santa per le tre religioni” e dove “tutti dovrebbero vivere in pace e tranquillità, una Città che dovrebbe essere condivisa dai due popoli e dalle tre religioni. Facciamo appello – conclude la dichiarazione - a coloro che prendono decisioni, alle persone di buona volontà a fare il possibile per conseguire la giustizia attesa da molto tempo, la pace e la riconciliazione tra israeliani e palestinesi, affinché si avveri la profezia del profeta Davide, ‘amore e verità si incontrano, giustizia e pace si abbracciano’”. (R.P.)







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