2011-09-14 14:11:19

Africa: la Chiesa chiede di promuovere elezioni libere e pacifiche


“Dobbiamo far sì che entro dicembre 2011 la Chiesa cattolica possa dire di aver dato un significativo contributo alla pace in Africa attraverso interventi che abbiano assicurato lo svolgimento pacifico e corretto di circa 20 elezioni che si terranno da adesso fino ad allora”. È quanto auspicato da mons. Gabriel Charles Palmer-Buckle, arcivescovo di Accra e Tesoriere del Simposio delle Conferenze Episcopali di Africa e Madagascar (Secam), nel discorso di apertura del Seminario “Il Ruolo della Chiesa nel sostenere elezioni pacifiche e credibili in Africa”. L’incontro, che si tiene nella capitale del Ghana, Accra, e si conclude venerdì prossimo, è stato organizzato dal Secam e dal Catholic Relief Services (la Caritas statunitense). Secondo un comunicato inviato all’agenzia Fides, mons. Palmer-Buckle ha affermato che l’iniziativa è in linea con alcune proposizioni della Seconda Assemblea Speciale per l'Africa del Sinodo dei Vescovi del 2009, che ha sottolineato la necessità di lavorare per la giustizia, la riconciliazione e la pace nel continente africano. L’arcivescovo di Accra ha ricordato che nel corso degli ultimi tre decenni il continente è stato afflitto da guerre civili e intercomunitarie molto violente e prolungate. Mons. Palmer-Buckle ha sottolineato l'importanza del ruolo della Chiesa per rafforzare la cooperazione a tutti i livelli, soprattutto nell'ambito delle strutture nazionali, regionali e continentali, per la promozione degli interessi di tutti e per affrontare le sfide comuni, con particolare attenzione alla necessità di promuovere la buona governance, perché la cattiva governance è spesso la fonte di intimidazioni, violenze e conflitti in Africa, durante e dopo le elezioni. Mons. Palmer-Buckle ha ribadito che la Chiesa, nella sua missione profetica, deve continuare a parlare contro le illegalità elettorali e tutte le forme di pratiche scorrette nello svolgimento delle elezioni. La Chiesa, ha sottolineato, ha da tempo assunto il ruolo di essere la voce che si erge a favore dei senza voce. “Per questo motivo, non può permettersi di sottrarsi a tale responsabilità. Dobbiamo parlare e difendere ciò che è retto e giusto, anche a rischio della nostra vita” ha sottolineato l’arcivescovo di Accra. L'obiettivo principale del Seminario, i cui partecipanti provengono da 27 Paesi africani, è quello di fornire un'opportunità alla Chiesa per condividere le esperienze nel campo della promozione della pace e dello svolgimento di elezioni trasparenti e credibili nel continente africano. (R.P.)







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