Pakistan: oltre 200 morti per le inondazioni; la Chiesa impegnata ad aiutare le
popolazioni colpite
Oltre 200 morti ed oltre 5 milioni di sfollati: è il tragico bilancio delle piogge
torrenziali che hanno devastato il Sud del Pakistan in questi giorni. La zona più
colpita è la provincia del Sindh, mentre si teme ora il diffondersi di epidemie. Dal
canto suo, la Caritas locale ha criticato il governo per aver fallito nella prevenzione
e nella risposta all'emergenza. Sulla difficile situazione, Chris Wells, del
nostro programma inglese, ha intervistato mons. Max John Rodrigues, vescovo
di Hyderabad in Pakistan:
R. – Last
year we had very bad floods... L’anno scorso ci sono state delle gravi inondazioni
e quest’anno lo sono state altrettanto. Alcune aree non colpite l’anno scorso, quest’anno
lo sono state davvero molto. L’anno passato molte Ong sono venute ad aiutare. Ma quest’anno
anche il governo è risultato privo di mezzi e poche Ong sono state in grado di agire,
in quanto tutto è accaduto all’improvviso e con così vaste proporzioni: le inondazioni
hanno colpito tutte le province di Sindh, in Punjab, dal Nord al Sud. Quindi, la gente
si trova davvero sulla strada ora. Le case sono crollate, non hanno cibo, non hanno
acqua potabile e migliaia e migliaia di persone hanno perso le loro abitazioni. Le
strade sembrano grandi fiumi. La situazione è davvero terribile e la distruzione è
vasta.(ap)
E sull’impegno della Chiesa nell’area colpita, Alessandro
Gisotti ha intervistato suorAngelina Ibrahim, priora provinciale
delle Suore domenicane di Santa Caterina da Siena a Faisalabad:
R. – Well,
the church does always … La Chiesa cerca sempre di fare qualcosa ed anche
la nostra Congregazione. Prima di tutto, dobbiamo salvare le persone, portarle sulle
alture, al riparo dall’acqua. Naturalmente non hanno le tende e il cibo, perché non
si aspettavano così tanta pioggia quest’anno. Ora mancano di tutto!
D.
– Quali pensa che siano i principali bisogni di queste persone?
R. –
At this time they need food … In questo momento hanno bisogno di cibo, di
vestiti, di medicine, perché a prescindere dalle alluvioni, già ci sono già molte
malattie; oltretutto, ora si è manifestata anche la febbre dengue, che ha ucciso molte
persone anche qui nel Punjab, a Karachi... l’epidemia sarà molto difficile da controllare,
ora! (ap)