Paul Bhatti: dopo l’11 settembre, in Pakistan sono aumentati estremismo e terrorismo
Il decimo anniversario dell’11 settembre è stato ricordato in tutto il mondo con eventi
e commemorazioni. Diversa la percezione dell’evento, a seconda dei Paesi, in particolare
in Afghanistan dove gli attentati terroristici furono seguiti da un conflitto che
ancora oggi è lontano dall’essere concluso. Anche nel vicino Pakistan, dove lo scorso
maggio è stato ucciso Osama Bin Laden, è alle prese con estremismo e terrorismo. E’
quanto sottolinea Paul Bhatti, consigliere del primo ministro del Pakistan
per le minoranze religiose, intervenuto a Monaco di Baviera all’Incontro interreligioso
promosso dalla Comunità Sant’Egidio. L’intervista è della nostra inviata in Germania,
Francesca Sabatinelli:
R. – L’11
settembre in Pakistan è vissuto male … E’ vissuto male in quanto, dopo l’11 settembre
c’è stato un grande cambiamento in tutto il mondo, sì, ma anche in Pakistan, e non
nell’accezione migliore, ma in quella peggiore del termine, i cui frutti stiamo raccogliendo
adesso – i frutti negativi, voglio dire. Dopo l’11 settembre c’è stata la guerra in
Afghanistan con tanti morti innocenti, morti innocenti che ci sono stati anche in
Pakistan, e che continuano ad esserci. Tutto questo non solo ha impoverito economicamente
il Pakistan, ma lo ha anche posto in una cattiva luce agli occhi del mondo. Per cui,
questo anniversario è vissuto molto male da tutti coloro che amano il Pakistan. Dobbiamo
ricordarlo sempre: è un ricordo che fa stare male!
D. – Perché in questi
10 anni il fondamentalismo sembra aumentato in Pakistan?
R. – E’ vero:
perché sono aumentati il terrorismo, l’estremismo, il fondamentalismo e l’intolleranza
in Pakistan? La nostra analisi è questa: intolleranza, estremismo e terrorismo non
sono provocati soltanto da una sorta di fanatismo religioso, ma da diversi fattori.
Uno dei fattori principali è l’instabilità del Paese, e il secondo è la povertà. Noi
siamo ora entrati in un circolo vizioso: l’11 settembre ha portato instabilità nel
Paese portandolo alla guerra, con numerosi rifugiati afghani che entrano in Pakistan;
poi abbiamo avuto un governo molto instabile gestito per molti anni da un dittatore
– all’apparenza un governante democratico, ma in sostanza è stato un dittatore - e
tutto questo ha ostacolato il progresso e ha creato povertà e quindi estremismo; la
povertà crea l’instabilità del Paese, e l’instabilità la povertà e la povertà, di
nuovo, estremismo, fanatismo e terrorismo. Si vede, per contro, che in tutti i Paesi
in cui c’è un certo benessere non ci sono queste forme di intolleranza e di estremismo!
(gf)