Messaggio dell'arcivescovo di Addis Abeba per il capodanno etiopico
Oggi, l’Etiopia ed Eritrea celebrano il capodanno. Il presidente della Conferenza
episcopale etiopico-eritrea e arcivescovo di Addis Abeba, mons. Abune. Berhaneyesus,
ha inviato un messaggio d’augurio a tutte le due nazioni tramite la sezione amarico-tigrino
della nostra emittente. Rivolgendosi a tutti gli etiopi e gli eritrei che vivono nel
Paese e a quelli della diaspora, il presule scrive che “è il momento di ringraziare
Dio, il nostro Creatore”. “La nostra celebrazione del ringraziamento per accogliere
il nuovo anno”, che secondo il calendario etiopico ed eritreo è il 2004, è una celebrazione
di ringraziamento “a chi è stato il nostro rifugio nell’anno che è concluso”. L’arrivo
del nuovo anno - sottolinea l’arcivescovo di Addis Abeba - è l’inizio per il tempo
della vita nuova che ci rende completi e, seguendo la sua volontà, questo è il tempo
di rinnovamento. E’ il tempo di riconciliazione e pace – prosegue - perché l’uomo
operi per la realizzazione dello sviluppo spirituale. Dio è il Signore del tempo.
Non l’uomo, quindi non dobbiamo rimandare a domani ciò che possiamo fare oggi. Conduciamo
la nostra vita in base all’etica cristiana che è la forza del buon comportamento di
ogni cristiano, che è testimoniare Dio non solo con le parole ma soprattutto praticandole
nella vita quotidiana. Il nuovo anno – conclude mons. Abune. Berhaneyesus - è l’inizio
dell’anno scolastico, quindi preghiamo perché le scuole diventino luoghi di crescita
in base all’etica e alla responsabilità. Questo è l’impegno degli insegnanti, dei
genitori e della società pure. Chi rispetta l’etica della vita avrà il timore di Dio,
e questo sarà capace di seguire la coscienza. Ed essendo libero da ogni corruzione
e crimine, proteggerà se stesso e gli altri dal tutto ciò che è male”. (A.L.)