2011-09-12 14:08:27

Indonesia: nelle Molucche due vittime per nuovi scontri. L'azione di pace del vescovo Mandagi


E’ di due morti e oltre 60 feriti il bilancio degli scontri avvenuti ieri ad Ambon, capitale delle Molucche, in Indonesia. A innescare le violenze è stata la morte di un tassista musulmano, vittima di un incidente. Ma durante il rito funebre – riferisce l'agenzia AsiaNews – si è sparsa la voce che l’uomo sarebbe stato aggredito da un gruppo di cristiani. La tensione è rapidamente salita e per placare gli animi è dovuta intervenire la polizia in assetto antisommossa. L’intervento delle forze dell’ordine ha riportato la calma, ma alcuni proiettili vaganti hanno provocato la morte di due persone, un insegnante e uno studente. Il portavoce nazionale della polizia sottolinea che l’autopsia conferma la morte del tassista per incidente stradale. “I medici – sottolinea – non hanno riscontrato alcun segno di violenza”. Fonti locali riferiscono poi che sono state incendiate numerose case di cristiani. A Giakarta, intanto, si stanno riunendo i vertici della polizia per studiare interventi in grado di assicurare un’adeguata cornice di sicurezza nella zona teatro delle violenze. Ma anche i leader religiosi hanno offerto una pronta risposta. In un colloquio con l’agenzia Fides, mons. Petrus Canisius Mandagi, vescovo di Amboina, racconta l'iniziativa di pace presa a livello interreligioso: “Ho incontrato, con altri leader cristiani, i capi religiosi musulmani. Come leader religiosi delle Molucche abbiamo lanciato un appello congiunto alla popolazione, per chiarire l’accaduto, invitando a cessare ogni violenza, che porta solo distruzione e dolore. Se c’è un incidente o un episodio negativo, occorre parlarsi e non dare subito avvio alla violenza. Difendiamo insieme la pace, abbiamo detto, il bene più importante”. Mons. Mandagi si dice fiducioso: “Tutto sembra chiarito. Nei prossimi giorni intensificheremo gli incontri fra leader religiosi, per costruire l’armonia e la pace. La strada maestra è il dialogo, da proseguire a tutti i livelli. Noi faremo del nostro meglio”. Le Molucche sono state teatro di un conflitto fra cristiani e musulmani fra il 1999 e il 2002. Il vescovo di Amboina rimarca: “Abbiamo ancora nella memoria i problemi del passato. L’episodio di ieri significa che c’è ancora da fare per costruire la pace, giorno per giorno, passo dopo passo. Alcuni gruppi vogliono innescare un conflitto e sfruttarlo per propri interessi o benefici. Soprattutto gruppi politici contrari al presidente Susilo Bambang Yudhoyono. Ma non vogliamo che la popolazione innocente delle Molucche debba ancora pagare e soffrire a causa di tali giochi di potere”. (A.L.)







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