2011-09-12 14:12:11

Austria: sempre più uomini e donne impegnati nella pastorale


Coltivare una “cultura della fedeltà a ciò che abbiamo promesso”. Questa la richiesta che il vescovo di Graz-Seckau, mons. Egon Kapellari, ha rivolto alla diocesi in una lettera pastorale diffusa in occasione del suo 50.mo anniversario di sacerdozio. Nel documento, ripreso dall'agenzia Sir, mons. Kapellari afferma l’esistenza di “grande instabilità nella società ma anche nella Chiesa” e invoca per il futuro “una maggior collaborazione e un’unione più forte nell’azione comune”. Mons. Kapellari osserva poi che “certe richieste di cambiamento nella Chiesa possono portare senza accorgersene a situazioni rischiose”. Pertanto, “nella situazione attuale della Chiesa in Austria sarà utile innanzitutto lasciar perdere i contrasti” ed evitare “generalizzazioni aggressive”. Inoltre, nell’opinione pubblica vengono a crearsi convincimenti semplicistici, come nel caso della scarsità di vocazioni. “Spesso si dice”, scrive il vescovo, “che senza cambiare le condizioni di ammissione al sacerdozio, la rete della pastorale verrà presto a mancare, come se solo modificando i criteri di ammissione si potesse garantire una pastorale più approfondita ed efficace”. In tutto ciò, ha osservato, ci si dimentica che “oggi, in Austria e in Germania, opera nella pastorale un numero di donne e uomini mai raggiunto in passato”. (A.L.)







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