Polonia: i vescovi lanciano la settimana per l’educazione
“Lo scopo della pedagogia è la presenza di Dio nel cuore di ogni bambino”: con queste
parole i vescovi polacchi, nella lettera pastorale sull’educazione che hanno scritto
in vista dell’apertura dell’anno scolastico in Polonia, avvenuta il primo settembre
scorso, sintetizzano la missione che deve caratterizzare un educatore, responsabile
“del pieno sviluppo di una persona”. Per chiarire meglio i compiti che deve svolgere
chi si occupa dell’educazione dei giovani, un dovere che i presuli attribuiscono a
tutti, l’episcopato ha organizzato una Settimana per l’educazione dal 12 al 18 settembre.
Non solo un’occasione di preghiera, ma un momento di riflessione contro i rischi di
un’educazione “incompleta e influenzata dalla cultura moderna che è dominata dalle
nuove tecnologie e dalle leggi di mercato”. In Polonia le scuole cattoliche sono 540,
contro le 530 dell’anno scorso e sono frequentate da circa 57mila studenti su un totale
di oltre 5 milioni. “La maggior parte dei genitori manda i propri figli nelle scuole
cattoliche perché sono cattolici praticanti – è la testimonianza all’agenzia Fides
di padre B. Dufaj, direttore di uno degli istituti dei Padri Scolopi a Varsavia, rammaricato
di aver potuto accogliere quest’anno solo 76 nuovi alunni a fronte di oltre 200 domande
d’iscrizione – ma ci sono anche figli di genitori di altre fedi e di altre confessioni
religiose”. (R.B.)