2011-09-10 14:53:27

Giappone. Prosegue la ricostruzione dopo il terremoto e lo tsunami dell'11 marzo scorso


Mentre prosegue a ritmi serrati la ricostruzione nelle città colpite dal terribile terremoto e tsunami che l’11 marzo di quest’anno devastò il Giappone causabndo 15mila vittime e quattromila dispersi, “è impossibile cancellare la ferita nei cuori dei sopravvissuti”. A dirlo è mons. Martin Tetsuo Hiraga, vescovo della diocesi di Sendai, tra le aree più colpite dalla tragedia e in prima linea nell’aiuto agli sfollati come tutta la Chiesa locale, che ha creato diversi centri di raccolta non solo a Sendai, ma anche a Morioka, Miyagi e Fukushima dove migliaia di volontari, provenienti da tutto il Paese, si prendono quotidianamente cura delle persone rimaste senzatetto. Il vescovo ha anche firmato e diffuso un documento che mostra come lo stato dei lavori di recupero e rimozione delle macerie a Sendai sia a buon punto, a sei mesi dal sisma, ma manca ancora un piano di ricostruzione a livello nazionale e i primi prefabbricati saranno assegnati solo nelle prossime settimane, quando diventerà operativa a seconda fase del piano del governo, a partire dal 15 settembre prossimo. Come riferisce AsiaNews, oltre al danno materiale, però, sulla popolazione pesa il dramma della perdita e della disgregazione familiare che si sta cercando di affrontare attraverso l’aiuto di assistenti sociali. Nel documento del vescovo è contenuto anche il nuovo piano di interventi che la Chiesa si prefigge nei prossimi mesi: la nascita di nuove parrocchie e di nuove comunità cristiane, continuando il lavoro di carità e testimonianza di fede all’interno della società. (R.B.)







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