2011-09-09 12:33:07

Sale l'allarme terrorismo negli Usa. L'ambasciatore Diaz: dialogo e lotta alla povertà per vincere la violenza


Sale l’allarme terrorismo negli Stati Uniti a due giorni dalle commemorazioni per i 10 anni degli attentati dell’11 settembre 2001. Il presidente Obama ha chiesto di raddoppiare gli sforzi di fronte a una minaccia credibile di attacchi in occasione delle cerimonie a New York e Washington. I vescovi statunitensi hanno sottolineato in un comunicato che questo anniversario, oltre a ricordare quanti sono stati colpiti dalla violenza terrorista, chiama tutti i cittadini a “mettere da parte le differenze”; è urgente – affermano - ritrovare “uno spirito di unità per rinnovare il Paese e il mondo”. L’11 settembre, infatti, ha affermato ai nostri microfoni l’ambasciatore Usa presso la Santa Sede, Miguel Diaz, è una giornata tragica per l’intera umanità. Ascoltiamo la sua riflessione in questa intervista di Alessandro Gisotti:RealAudioMP3

R. – L’anniversario dell’11 settembre è anzitutto un giorno per far memoria di coloro che abbiamo perso ed essere vicini alle loro famiglie. Cittadini di più di 90 Paesi sono morti in questi tragici attacchi. Ma vogliamo ricordare anche coloro che cercano una vita migliore e continuare lo sforzo comune per prevenire nuovi attacchi.

D. – Quali sono, secondo lei, i cambiamenti più profondi che l’11 settembre ha causato nella società americana?

R. – Ovviamente l’11 settembre è stato un giorno di solidarietà umana: gli attentati hanno infatti portato ad una unione nazionale e – penso – internazionale. Lo spirito di resistenza, lo spirito di resistenza umana è un qualcosa che è stato veramente evidente…

D. – Com’è possibile costruire ponti di dialogo tra religioni e culture e ponti di pace nel mondo del dopo 11 settembre?

R. – Adesso è ancora più importante continuare questo sforzo, che abbiamo già cominciato in diverse parti del mondo, per convertire il dialogo in azione comune. E’ molto importante continuare il dialogo interreligioso e interculturale per offrire l’opportunità di costruire ponti fra le differenti culture, fra i differenti popoli del mondo. E’ molto importante continuare questo dialogo, ma soprattutto è importante continuare un’azione comune: la lotta contro la povertà, la lotta contro la violenza. Questo è il tipo di dialogo internazionale che dobbiamo continuare.

D. - In questo decimo anniversario quali sono le sue speranze per il futuro?

R. – Penso che sia molto importante continuare l’apertura all’altro. Le differenze non devono diventare un momento di violenza: la differenza deve diventare opportunità per imparare dall’altro, che cosa l’altro può offrirci e che cosa io posso offrire all’altro. (mg)







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