L’Interpol spicca un mandato di arresto internazionale contro Gheddafi
Gli insorti libici hanno preso il controllo della Valle Rossa e si avvicinano a Sirte,
una delle ultime roccaforti dei fedeli a Gheddafi. Intanto, scadranno sabato gli ultimatum
per la resa lanciati dai ribelli alle città lealiste di Sirte, Sebha e Bani Walid.
Mentre l’Interpol estende la caccia a Gheddafi in tutto il mondo. Il servizio di Marco
Guerra:
La sorte
di Gheddafi, che al momento rimane ignota, diventa questione di interesse per tutti
i 188 Paesi aderenti all’Interpol. L’organizzazione internazionale di polizia ha emessso
oggi un ordine di arresto nei confronti dell’ex rais, del figlio Saif al-Islam
e di Abdullah al-Senussi, capo dei servizi segreti del regime, su richiesta del procuratore
capo della Corte Penale Internazionale, Luis Moreno Ocampo. Caccia al colonnello che
non si ferma sul territorio libico con gli insorti che hanno creato un'unita' speciale
incaricata di trovarlo. Intanto, le truppe del Consiglio Nazionale di Transizione
si preparano a lanciare assalti contro le ultime roccaforti lealiste. Le città di
Sirte, Sebha e Bani Walid hanno ormai solo un giorno di tempo per deporre le armi,
dato che scadrà domani l'ultimatum lanciato dai ribelli. E dalle nuove autorità
libiche arriva anche l’allarme per la possibilità che parte dell’arsenale dell’esercito
sia finito nelle mani di organizzazioni terroristiche, mentre immense ricchezze sarebbero
state trafugate dalla casse dello Stato dallo stesso Gheddafi e dalla sua famiglia.