Il saluto del cardinale Tettamanzi alla diocesi di Milano
Il cardinale Dionigi Tettamanzi ha salutato ieri Milano dopo essere stato per 9 anni
alla guida della Diocesi ambrosiana. La città aspetta adesso l'insediamento ufficiale
del nuovo arcivescovo, il cardinale Angelo Scola, il prossimo 25 settembre. Il servizio
di Fabio Brenna.
Nove anni
vissuti nel segno della gioia e della pace: questo il suo motto episcopale. Celebrazione
di saluto per l’arcivescovo di Milano, cardinale Dionigi Tettamanzi, nel giorno della
Festa del Duomo: diecimila i presenti; venti vescovi e duemila preti concelebranti;
cattedrale gremita e maxischermo sul sagrato. C’è spazio per ricordare tutti, i giovani
e i loro genitori che sperano in un futuro di verità e di giustizia; i confratelli
sacerdoti; e uno speciale ricordo per il suo predecessore, il cardinale Carlo Maria
Martini. Il cardinale Tettamanzi nell’omelia ha insistito su alcuni cardini del suo
magistero, come lo slancio missionario, prima eredità per la Chiesa milanese e non
solo:
“Il nostro Paese ha bisogno di una Chiesa trasparente, che sia
maestra e madre, comprensiva ed esigente, pronta solo a servire e non a conquistare,
unicamente preoccupata di fare incontrare Gesù Cristo mediante la fede, la carità,
capace per questo di amare ogni uomo, perché figlio di Dio”.
Il cardinale
Tettamanzi ha indicato anche quello che deve essere lo stile del cristiano:
“Si
annuncia il Vangelo con una vita sobria, con una solidarietà sincera, con la giustizia
che onora la dignità personale di tutti, con il coraggio di scelte profetiche”.
Quindi
la chiamata alla santità, che è vocazione per il cristiano, ma anzitutto condizione
necessaria per rendere credibile ed efficace la missione della Chiesa nella società.
Poi lo sguardo che si rivolge in avanti, al suo successore cardinale Angelo Scola,
al quale ha augurato di entrare “amato e benedetto – e nel nome del Signore - come
vescovo di questa Chiesa”:
“Vorrei dire ancora una volta a lui che la
Chiesa di Milano, nella quale è nato ed è stato battezzato, lo aspetta per compiere
insieme un altro tratto di strada. La Chiesa milanese ama i suoi arcivescovi e li
aiuti moltissimo nel loro ministero”.
Al termine della celebrazione,
il festoso saluto dei giovani sul sagrato del Duomo, animato da musica e coreografie.
Da oggi il cardinale Tettamanzi diventa vescovo emerito e andrà a risiedere
alla Villa Sacro Cuore di Triuggio, in territorio diocesano e nel cuore della Brianza,
in cui è nato 77 anni fa.
A mezzogiorno, in Duomo, il nuovo arcivescovo,
cardinale Angelo Scola, già Patriarca di Venezia, ha preso possesso canonico per procura,
attraverso il vicario generale della diocesi, mons. Redaelli. Il cardinale Scola,
originario di Malgrate, in provincia di Lecco e Diocesi di Milano, farà il suo ingresso
solenne domenica 25 settembre, partendo dal suo paese natale, per giungere alla Basilica
di San’Eustorgio a Milano, e di lì, in processione, raggiungere il Duomo per ricevere
il pastorale dalle mani del cardinale Tettamanzi. (mg)