Giappone: a 6 mesi da sisma e tsunami, la Caritas accanto alla popolazione colpita
Con l’approssimarsi dell’inverno, che si prevede molto rigido, tornano ad accendersi
i riflettori sulla popolazione colpita dal terremoto e dallo tsunami di sei mesi fa:
il direttore della Caritas locale, padre Daisuke Narui ha presentato al nuovo governo
del premier Yoshihiko Noda la situazione e le speranze degli sfollati. Come riporta
l'agenzia Fides, i numeri del disastro sono impressionanti: 15.774 le vittime, ancora
4227 i dispersi, 410mila i senzatetto di cui 84mila evacuati dalle zone più soggette
alle radiazioni. Inoltre ci sono 90mila persone ancora accampate in tenda e 10mila
ospitate in scuole e centri di accoglienza, mentre in 15mila attendono ancora di tornare
nelle loro case. Il governo ha finora stanziato un fondo da 90 miliardi di euro, ma
anche la Caritas ha fatto la sua parte: “Siamo presenti con oltre 15mila volontari,
soprattutto nell’area di Sendai, che è la più colpita – è la testimonianza di padre
Narui – e sostenuto almeno 10mila persone”. La Caritas ha inviato volontari anche
nell’area di Fukushima dove, nonostante il forte pericolo di contaminazione, le scuole
hanno riaperto i battenti. (R.B.)