2011-09-08 14:17:40

“Profondo dolore” dei vescovi indiani per l’attentato all'Alta corte di Delhi


I vescovi cattolici dell’India esprimono “profondo dolore” per l’attentato all’Alta Corte di Delhi che ha provocato la morte di 12 persone e il ferimento di altre 75. “Siamo profondamente addolorati – scrivono i presuli - per l’odioso atto di terrore che non ha nessun significato, ma dimostra la perfidia di chi l’ha compiuto, una grande minaccia per la società”. “Ogni vita umana – si legge nel comunicato ripreso dall’agenzia AsiaNews - è un dono di Dio e dobbiamo fare di tutto per proteggerla. Coloro che distruggono la vita di persone innocenti lavorano contro il piano divino e dimostrano di essere nemici di un pacifico ordine sociale. Chiediamo a chi indulge alla violenza – si legge poi nel documento - di abbandonare la via della distruzione e di seguire un cammino di unità e pace nella società. Chiediamo con forza al governo indiano di fare tutto il possibile per agguantare i responsabili dell’attentato e portarli davanti alla giustizia. Chiediamo anche alla società civile – concludono i presuli - di essere più vigilante, e di aiutare le autorità nella lotta contro il terrorismo”. Dal canto suo padre Xavier Jeyaraj, Gesuita di Delhi, coordinatore dell’Apostolato sociale dei Gesuiti in India, afferma all'agenzia Fides che "non è ancora chiara la responsabilità dell’attentato e le indagini sono in corso. I colpevoli potrebbero essere gruppi terroristi islamici ma anche gruppi terroristi di matrice indù che vogliono creare disordine e panico. Non possiamo ancora pronunciarci e capire le ragioni dell’attacco”. Dunque, prosegue il sacerdote, “occorre stare attenti a non demonizzare l’islam e a non considerare ogni musulmano un terrorista. Esistono buoni musulmani, buoni cristiani e buoni indù, come esistono frange minoritarie che usano la violenza e vogliono distruggere la dignità umana”. (A.L.)







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