Senegal: la Chiesa invita ad una Giornata di preghiera e digiuno per la pace nel Paese
Si pregherà sabato, dalle 8.30 alle 16, allo stadio Marius Ndiaye di Dakar perché
le elezioni presidenziali del Senegal del 2012 possano svolgersi serenamente. L’iniziativa
è della Chiesa senegalese che invita fedeli, esponenti religiosi e credenti ad osservare
anche una giornata di digiuno per scongiurare violenze e disordini. A pochi mesi dall’appuntamento
alle urne del 26 febbraio 2012, l’invito a pregare vuole essere un modo per placare
le tensioni registrate in queste settimane e per deplorare intimidazioni e scontri.
L’appello ai senegalesi è stato lanciato, ieri, attraverso la stampa, da padre Alfred
Waly Sarr segretario generale della Conferenza episcopale del Senegal, della Mauritania,
di Capo Verde e della Guinea Bissau. “Il nostro Paese sta vivendo un clima di tensione
– scrivono i vescovi della provincia ecclesiastica di Dakar in un comunicato –. Violenze
verbali, saccheggi e repressioni stanno facendo da sfondo a diverse manifestazioni.
Il nostro patrimonio nazionale potrebbe subire conseguenze disastrose”. L’esortazione
della Chiesa senegalese è a chiedere l’intercessione della Madonna di Popenguine per
la pace nel Senegal con una preghiera appositamente composta e che si invita a recitare,
“individualmente o collettivamente, durante le celebrazioni eucaristiche, gli incontri
delle comunità ecclesiastiche di base, in famiglia, nelle scuole, fino allo svolgimento
delle elezioni”. “Nostra Signora di Popenguine, tu che sei la Madre di Cristo e la
Madre degli uomini, ottieni da Dio per il Senegal e coloro che lo governano la luce
e la forza necessarie per promuovere la pace, la prosperità e la giustizia – si legge
nel testo della preghiera –, l’accordo all’interno del Paese e la concordia con gli
altri popoli”. (T.C.)