Mali: la tubercolosi continua ad essere la principale causa di morte nel Paese
Nonostante esistano cure gratuite a disposizione della popolazione del Mali, la tubercolosi
continua ad essere la principale causa di morte nel paese. La malattia, collegata
con povertà e Hiv, potrebbe essere tenuta sotto controllo con un semplice cambiamento
di abitudini. Secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel 2009-2010
la prevalenza è stata di 142 casi ogni 1.000 residenti. Nel 2009 sono stati registrati
circa 6.840 casi, compresi 5.163 di tubercolosi polmonare altamente contagiosa. I
vaccini somministrati ai neonati sembrano inefficaci per la prevenzione. In Mali -
riferisce l'agenzia Fides - è possibile effettuare analisi batteriologiche anche nei
centri sanitari comunitari delle zone rurali. Per diagnosticare la tubercolosi si
deve realizzare un esame batteriologico con l’espettorato del paziente. Se si evidenzia
la malattia, il malato riceve un trattamento gratuito per sei mesi. Tuttavia, nell’immaginario
popolare, si tratta di una terribile ed incurabile malattia. Le persone contagiate
vengono emarginate. Le Campagne di coscientizzazione potrebbero essere un valido aiuto
per correggere le abitudini più pericolose che facilitano la propagazione del batterio.
Se una persona contagiata non riceve la cura adeguata nell’arco di un mese, può contagiare
altre 10 persone. Per rafforzare i programmi nazionali occorre comunque una forte
volontà politica. (R.P.)