Italia. La Manovra approda alla Camera, critiche dalle Associazioni familiari
In Italia, la Manovra approderà alla Camera per la discussione generale lunedì 12
settembre alle 15. Lo ha stabilito la Conferenza dei capigruppo di Montecitorio. Ieri
il sì del Senato alla fiducia. Stamattina il Consiglio dei Ministri ha dato il via
libera ai ddl per l'inserimento del pareggio di bilancio nella Costituzione e per
l’abolizione delle province. Tra le misure di maggiore e più ampio impatto l’aumento
dell’Iva dal 20% al 21%, che dovrebbe portare 4236 miliardi ogni anno dal 2012 al
2014. Per l’economista Alberto Quadrio Curzio una scelta “obbligata” dopo che
“per un mese il governo aveva cambiato decisione deprimendo i titoli di Stato”. Sentiamo
lo stesso Quadrio Curzio intervistato da Alessandro Guarasci:
R. - La scelta
dell’Iva era quasi una scelta obbligata, o meglio: era una scelta obbligata perché
questo tipo di imposta è immediatamente operativa ed ha un gettito pressoché certo.
E’ possibile che si verifichi l’effetto di rallentamento della crescita attraverso
una compressione dei consumi e penso che, sotto questo profilo, quando tutto sarà
un po’ più calmo, bisognerà individuare un intervento complementare per ridurre i
contributi sociali. Intervento che risulterebbe una scelta molto opportuna sia per
aumentare la competitività sia per aumentare la retribuzione in busta paga.
D.
- Secondo lei, dal riordino delle detrazioni fino alle agevolazioni per le cooperative
ci si può aspettare effetti sociali negativi?
R. - E’ necessario intervenire
attraverso un riordino. Mi auguro che in questo intervento non si sia pressati dall’urgenza
ma si possa effettuare l’intervento stesso con adeguata capacità selettiva, onde evitare
dei contraccolpi negativi sia sul piano economico sia su quello sociale.
D.
- Anche i tagli agli enti locali, che comunque sono stati ridotti rispetto all’obiettivo
principale ed originario, secondo lei rischiano di avere degli effetti sul “welfare”
locale?
R. - Penso che gli enti locali abbiano uno spazio non dico adeguato
ma sufficiente per mantenere i servizi sociali erogati, anche con minori risorse.
Inoltre, gli enti locali potranno adesso contribuire al recupero dell’evasione trattenendosi
il 100 per cento delle somme recuperate. Sotto questo profilo, mi auguro che la
loro azione possa diventare particolarmente efficace. (vv)
Per un commento
sulla manovra, Federico Piana ha intervistato Francesco Belletti, presidente
del Forum delle Associazioni familiari:
R. - E’ una
manovra che bisognava fare, sicuramente sarebbe stata di sacrifici, non semplice,
ma nel complesso l’esito non è condivisibile, è negativo … così come l’idea dei tagli
lineari sulle agevolazioni, comprese alcune misure per la famiglia che sono fondamentali
come le detrazioni per i figli a carico e dentro alla manovra, attualmente, ci sarebbe
un taglio del 5 e del 20 per cento nei prossimi anni, a meno che non si faccia la
riforma fiscale. Quindi, ci sono alcuni fattori giusti, però per esempio per quanto
riguarda l’incremento dell’Iva, nella prima versione avrebbero aumentato tutti gli
scaglioni di Iva, quindi anche i prodotti di prima necessità e noi avevamo chiesto
che almeno si facesse solo sui prodotti al 20 per cento perché altrimenti l’impatto
sulle famiglie sarebbe stato molto alto; ma già così sono i consumi delle famiglie
che vengono penalizzati. Noi siamo certi che una volta finita la discussione sulla
manovra ricomincerà il dibattito perché noi vogliamo incidere sulla riforma fiscale.
Oggi le famiglie povere crescono, le famiglie con figli sono in grande difficoltà,
quindi noi chiediamo un fisco a misura di famiglia: usare il fisco come uno strumento
di sviluppo. Chiediamo di spostare i pesi fiscali a favore delle famiglie con figli
perché sono il futuro del Paese.